Guida di Capri
Come arrivare a Capri
Sull'Isola di Capri è vietata la circolazione alle auto dei non residenti, dalla settimana in cui cade la Pasqua al primo week-end di novembre.
E' perciò consigliabile lasciare l'auto in un parcheggio custodito nei pressi del punto d'imbarco
Punti d'Imbarco:
Da
Napoli ci si può imbarcare per Capri dai porti di Calata Porta di Massa, Molo Beverello e Mergellina, il tragitto dura 40 minuti in aliscafo, 50 minuti con la nave veloce e un'ora e 20 minuti intraghetto.
Da Sorrento partono le navi veloci, gli aliscafi ed i traghetti di diverse compagnie. Il tragitto dura 20 minuti in aliscafo, 30 in nave veloce e 40 minuti in traghetto.
Da
Salerno partono aliscafi e traghetti tutti i giorni ma solo nel periodo di alta stagione.
Parcheggi:
A
Napoli, al molo Beverello, c'è il parcheggio del porto, custodito e all'aperto, oppure, poco distante, il parcheggio di Interscambio-Autosilo Brin, in via Brin, dove è difficile non trovare posto perché è il più grande, inoltre è coperto ed è il più economico.
Anche nei pressi del molo Mergellina si trovano parcheggi custoditi, come del resto a
Sorrento e a
Salerno dove si trovano altri imbarchi.
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Capri cenni storici - geografici
Lussureggiante, straordinaria, dal clima mite, Capri fa parte, geologicamente parlando, della piattaforma campano-lucana e fu abitata in ere preistoriche.
Fino all'Ottocento la vita dei suoi abitanti rimase legata alla pesca e l'isola rappresentò anche un punto di approdo di natura militare e commerciale.
Nel 1800 Capri divenne un punto importante per il controllo del Mediterraneo, conteso fra Francesi, Borboni ed Inglesi.
Sono di questo periodo numerose fortificazioni lungo il perimetro dell'isola a scapito delle rovine romane che erano riuscite a sopravvivere fino ad allora.
Ma l'approdo di stranieri cambiò la vita a Capri che, dopo le battaglie divenne un luogo di riposo e vacanza dei nuovi signori.
Durante il XIX secolo Capri ospitò i paesaggisti della
Scuola di Posillipo e poi artisti provenienti da tutto il mondo, appartenenti alla bohème.
Solo alla fine dell'Ottocento, con l'apertura del
Quisisana, approdò a Capri un turismo fatto di nobili, teste coronate e VIP di tutto il mondo.
Cosa vedere a Capri
Una vacanza a Capri comprende sempre l'escursione all'
Arco Naturale, la parte superstite di una grande grotta che si addentrava nella montagna, scolpita dal mare e dal vento.
Sulla strada che conduce all'Arco, una scalinata, che scende nella sottostante vallata, porta alla
Grotta di Matermania, grandioso antro naturale trasformato in epoca romana in lussuoso ninfeo.
Oggi rimangono pochi resti murari, originariamente rivestiti con da un mosaico in pasta vitrea e decorati con stucchi colorati.
Dopo la grotta, un comodo sentiero, che si snoda lungo i dirupi che costeggiano il mare, conduce alla
Via Pizzolungo ed alla
Villa Malaparte (o "Casa come me") costruita su Punta Massullo e prosegue sino al Belvedere di Tragara, dal quale, per l'omonima via, tra ville, alberghi e giardini fioriti, si raggiunge il centro in pochi minuti.
Cosa visitare a Capri - l'Eremo di Cetrella
La cima del
Monte Solaro con i suoi 589 metri, offre una vista spettacolare sull'isola, sui Golfi di Napoli, di Salerno e verso Ischia.
La cima si raggiunge in seggiovia da piazza Vittoria o a piedi da via Capodimonte, via Monte Solaro e poi lungo il sentiero.
La discesa a piedi è facile e dura circa un'ora e permette la deviazione all'
Eremo di Cetrella, aggrappato a un balcone-belvedere naturale di roccia.
Fondato dai Certosini nel Risale al XIV secolo è molto poetico nell'armonioso gioco delle piccole volte. Sembra che Cetrella derivi dal nome all'aromatica "erba cetra" (melissa, un'erba medicinale).
Il monte Solaro è la gioia dei botanici per le rarità botaniche che possiede.
Prima di arrivare all'eremo si incontra la casa dello scrittore C. Mackenzie, ristrutturata dagli "Amici di Cetrella" e trasformata in centro-studi su flora e fauna, aperto ai visitatori (tel. 081.8371157) con biblioteca e giardino (piccola raccolta di specie tipiche).
Come arrivare all'Eremo Cetrella Con la seggiovia: in 12 minuti da Piazza Vittoria, con la seggiovia che costeggia il versante ovest del monte tra vigne, orti e gruppi di pini.
A piedi : in un'ora e 30 minuti; il sentiero incomincia a metà del viale Axel Munthe.
Il Centro storico di Capri
Il Centro Storico di Capri è composto da due nuclei abitativi costituiti da piccole case con altrettante piccole "corti" chiuse, spesso contigue ed attraversate dalle strette strade coperte a volta che potevano essere facilmente sbarrate per la difesa contro le incursioni saracene.
Il borgo più antico sorge sul lato nord, dietro Piazza Umberto I, intorno alla chiesetta di S. Maria delle Grazie (scolo XI), parrocchia di Capri fino al 1556.
L'altro borgo è delimitato dalle Vie M. Serafina, S. Aniello, l'Abate e Posterla (che vuol dire piccola porta) e si è sviluppato intorno alle Case Grandi dopo il 1300.
Intorno si diramano le vie Listrieri (strettoie), Li Curti, Parroco Canale, Le Botteghe e Longano (dal greco longones=grandi pietre), la quale si snoda lungo le mura megalitiche del VII sec. A.C.
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Le spiagge di Capri - Marina Piccola
L'approdo a sud di Capri ai piedi del Monte Solaro viene chiamato "
Marina Piccola"
Il piccolo abitato si affaccia sulla Marina di Pennaulo ad est e sulla Marina di Mulo ad ovest.
Fino alla fine dell'Ottocento comprendeva solo un piccolo gruppo di case di pescatori, affacciate sulle due spiaggetta di ghiaia, vicino antico approdo di origine romana e il famoso
Scoglio delle Sirene, dedicato dalla voce popolare alle mitiche incantatrici.
Ritratta da molti artisti stranieri, Marina Piccola di Capri è presente in molti musei del mondo.
Come arrivare:
In Auto: in dieci minuti da Piazzetta Martiri d'Ungheria con autobus di linea o con un taxi.
A piedi: in 20 minuti percorrendo la scorciatoia di via Mulo, che si imbocca alla fine di via Roma e scende fino al mare con una sere di scalette.
Cosa vedere a Capri - Marina Grande
All'inizio dell'Ottocento mancando il porto, li turisti in arrivo erano costrette a scendere a terra portate a spalle dai marinai.
Solo nel 1876 fu costruito un rudimentale pontile completato nel 1928 con una prima banchina destinata alle operazioni di sbarco e di imbarco.