Guida di Caserta
Come arrivare a Caserta
Città agricola con un gioiello regale: la Reggia.
In auto:
Da nord: autostrada A1 Roma – Napoli, uscita Caserta nord
Da sud: autostrada da Napoli A2 Napoli – Caserta, da Reggio Calabria autostrada A 30 fino a Salerno, poi autostrada A3, da Bari autostrada A
16 uscita Nola poi autostrada A30
Strade statali: da Napoli SS 87 o SS 7, da Benevento SS 7, dalla litoranea Roma – Napoli 7quater, uscita Castel Volturno quindi SS 264.
In treno:
Caserta è collegata con le maggiori città del sud Italia e del nord direttamente o via Napoli.
Ferrovie dello Stato, tel. 0823/ 322060.
In aereo:
Aeroporto Internazionale di Napoli, tel. 081/7092800. Un servizio diautobus collega l'aeroporto con Caserta. Per informazioni: tel. 081/7005104.
(pubblicita' ads A1)
Caserta cenni storici
La città nacque e si sviluppò vicino alla splendida reggia di Carlo III di Borbone, costruita verso la metà del 1700.
Ad alcuni kilometri da Caserta, nell’VIII secolo a.C., esisteva già una cittadina fondata dagli Etruschi:Capua.
Zona di violenti scontri tra gli abitanti, i Greci ed i Sanniti, Capua, nel 424, fu conquistata dai Sanniti che furono costretti a cederla, un secolo dopo, ai Romani.
Nel 800 d.C. i Longobardi invasero il territorio fondando la città di Casamirta (Caserta vecchia) che venne amministrata prima dal ducato di Benevento, poi dal principato di Salerno e infine da Capua.
Nel 1057 Caserta vecchia fu conquistata dai Normanni e nei secoli successivi, seguendo le vicissitudini della regione, passò agli Svevi, agli Angiò e alle nobili famiglie dei Caetani, dei Ratta e degli Acquaviva.
Nel 1734 la zona fu ceduta ai Borbone che costruirono la reggia, intorno alla quale crebbe la Caserta Nuova.
La città divenne presto un centro agricolo di rilievo grazie alla sua felice posizione geografica, ai margini della fertile pianura nota come
“Terra di Lavoro” (dal nome degli antichi abitanti, i Leborini).
Caserta cadde, durante il periodo napoleonico, tra il 1799 e il 1806, in mano ai Francesi, poi, consegnata da Garibaldi, con il Regno delle Due Sicilie, a re Vittorio Emanuele II, entrò a far parte del Regno d'Italia (1860.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Caserta fu una base militare e, per questo motivo, oggetto di bombardamenti e distruttive operazioni belliche.
Cosa vedere a Caserta - Il Duomo
Caserta ha un aspetto prevalentemente moderno.
La visita della città si può limitare alla Reggia, al Duomo, che custodisce alcune belle tele seicentesche, e alla chiesa di S. Sebastiano.
Dedicato a San Michele Arcangelo, il Duomo fu costruito da 1822 al 1842, sulla precedente chiesa della Annunziata, di cui è rimasto solo il campanile.
Sulla sinistra del Duomo vi è una antica cappella di san Giovanni Battista (citata già nel 1310) con un altare in marmi di Carrara.
Sulla destra del Duomo vi è il Sacellum, seguito dal Vescovado con il Seminario Vescovile.
La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta venne fatta costruire da Carlo di Borbone, figlio del re Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, per celebrare l’importanza europea raggiunta del regno di Napoli.
L’architetto Luigi Vanvitelli, incaricato dell'opera, si ispirò nel progetto, alla reggia di Versailles.
La Reggia, definita l'ultima grande realizzazione del
Barocco italiano, fu terminata nel 1780, risultando un grandioso complesso di cinque piani con quattro cortili, che si estende su una superficie di 44.000 mq. e possiede 1200 stanze, 34 scale e 1790 finestre.
Oggi una parte della reggia è adibita a sede dell’Accademia Aeronautica Italiana.
(pubblicita' ads A3)
Gli interni della Reggia
Dal portone principale si accede al maestoso atrio ottagonale su cui si apre il magnifico
scalone d'onore, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri con 117 gradini.
La sala più ricca e suggestiva del palazzo è senz'altro la
Sala del Trono, il luogo dove il Re amministrava la giustizia, tenevano i fastosi balli di corte e riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali.
Nel palazzo si possono apprezzare pitture di artisti dell’epoca, mobili rococò e neoclassici.
L’appartamento più antico, noto come “l
’appartamento vecchio”, conserva arredi con stoffe provenienti dalle manifatture reali di S. Leucio e un
Presepe Napoletano con oltre 1200 statuine.
Vicino agli appartamenti reali si trovano la Cappella Palatina, una biblioteca e la pinacoteca con tele italiane e olandesi dell’Ottocento.
Re Ferdinando IV di Borbone vi abitò con la sua splendida corte e la reggia fu il centro di aggregazione sociale e culturale del Regno delle due Sicilie.
Il Museo Dell'Opera
Al pianterreno si possono visitare il
Museo dell’Opera, con disegni e modelli del palazzo realizzati da Vanvitelli, e il piccolo raffinato
Teatro di Corte, caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo.
Inaugurato nel 1769, alla presenza di Ferdinando I delle Due Sicilie, in questo teatro i Borbone facevano rappresentare le Opere Liriche di Giovanni Paisiello (1740-1816) e di Domenico Cimarosa (1749-1801).
Caserta - I Giardini della Reggia
All'esterno della Reggia si estende un grande Parco per 120 ettari dove il meraviglioso gioco di colori e di suoni si fonde mirabilmente con l’armonia della natura.
Passeggiando per il viale mediano del parco si incontrano la Fontana Margherita, la Fontana di Eolo, la Fontana di Cerere, la Fontana di Venere e Adone e vasche con giochi d’acqua.
All’estremo nord l’intero sistema di vasche culmina nella
Grande Cascata o Fontana di Diana adornata da bellissime statue con allusioni mitologiche e le statue della dea Diana e di Atteone.
Per realizzare i giochi d’acqua delle fontane Luigi Vanvitelli dovette superare notevoli difficoltà: fece costruire appositamente un acquedotto, l’
Acquedotto Carolino, facendolo passare attraverso le vicine montagne.
Caserta - Il Parco
Il Parco è articolato in tre aree: la prima, sita dietro al palazzo, è destinata al parterre, diventato un semplice prato verde inciso dai bianchi viali rettilinei che comprende a sinistra il “bosco vecchio, così chiamato perché preesistente alla costruzione della Reggia.
La seconda sale fino ai piedi della cascata dove si alza il colle di Briano coperto di boscaglie.
Sul lato destro della cascata si trova il
Giardino Inglese, il cui nome deriva dal fatto che, lo stile secondo il quale fu rogettato, era allora in voga in Inghilterra.
Qui, tra laghetti e rovine artificiali, sono coltivate specie rare e fiori esotici.
Nel parco si trova anche la Castelluccia, una torre ottagonale costruita nel 1769 per i giochi dei principini di casa Borbone.
Cosa vedere nei dintorni di Caserta
Nel giro di pochi kilometri dalla nuova città di Caserta, il turista si può trovare catapultato indietro nei secoli visitando la cittadina medievale di
Casertavecchia, il borgo settecentesco di
S. Leucio, l’antica città di
Capua (12 km),
S. Maria Capua Vetere (7 km), i ruderi della città di
Sinuessa a Mondragone (46 km) i santuari di
S. Maria Assunta (16 km) e quello di
S. Maria la Vigna (44 Km).
Nei pressi di Caserta si trovano numerose sorgenti termali come Triflisco, Riardo e Teano, indicate nella cura di svariate patologie e poste in luoghi incantevoli.