Guida di Cosenza
Come arrivare a Cosenza
L'antica città di Cosenza è dolcemente adagiata sui sette colli che la circondano.
In auto:
Autostrada A3 uscite - Cosenza nord - Cosenza sud (km 520 sud di Roma)
In treno:
E' possibile arrivare direttamente dalle stazioni da
Roma o
Napoli
con
Intercity o Espresso per Cosenza, oppure Intercity o Espresso Roma_Napoli_Reggio Calabria, fermata Paola (35 Km da Cosenza), quindi coincidenza per Cosenza; dalla stazione ferroviaria, servizio urbano autobus per il centro storico.
da
Reggio Calabria: Diretto, Espresso o Intercity per Cosenza, oppure
treno Reggio Calabria - Napoli, fermata Paola, coincidenza per Cosenza;
dalla stazione ferroviaria, servizio autobus urbano per il centro storico.
In aereo:
L'Aeroporto più vicino è quello di Lamezia Terme a km 75, collegato a Cosenza con con treni, bus, taxi
Aeroporto di Crotone: Pullman e treno diretti per Cosenza.
(pubblicita' ads A1)
Cosenza cenni storici
Terra abitata già nella preistoria da uomini primitivi di cui rimangono tracce dell'età della Pietra nella Grotta del Romito, nel Comune di Papasidero la figura di toro incisa nella roccia risalente a 12.000 anni fa.
L'età dei Metalli portò in Calabria gente nuova, ed intorno al 1.500 a.C. finì la fase della preistoria.
I Greci sbarcarono in massa sulle coste, creando i primi nuclei della Magna Grecia.
Come la maggior parte delle città italiane Cosenza viene assimilata da Roma.
Nel 134 a.C. la Via Pompilia, che si innestava a Capua alla Via Appia e che giungeva fino a Reggio, avvicinò Cosenza a Roma sotto il cui dominio accrebbe la sua importanza specie dal punto di vista economico.
Dopo il saccheggio degli Ostrogoti, avvenuto nel 542, Cosenza e le sue terre passò sotto la dominazione Bizantina.
Nell’VIII secolo, con la calata dei Longobardi, la città venne a trovarsi sulla linea di demarcazione tra i due domini, finché i Bizantini riconquistarono la Calabria per merito di Niceforo Foca, nell’888.
Con i primi anni del X secolo, Cosenza conobbe lutti e saccheggi per opera dei Saraceni, che attaccarono e saccheggiarono periodicamente le terre calabresi.
Dal 1044, i Normanni cancelleranno sia la presenza dei Bizantini e dei Longobardi, che le incursioni saracene, elevando Cosenza a capitale del Giustizierato di Val di Crati e Terra Giordana.
Federico II di Svevia creò nelle regioni del Sud una delle nazioni più civili del mondo, il famoso Regno del Sole, luogo di incontro di culture e civiltà diverse: l' Occidentale, l'Islamica e la Greco-ortodossa.
Nel 1250 Federico II morì ed il regno cadde in mano agli Angioini, che fecero del feudalesimo un sistema per controllare in maniera ferrea i sudditi ed il territorio.
Agli Angioini seguirono Aragonesi, Spagnoli, Austriaci e Borboni; fu proprio durante questo periodo che la popolazione si ritirò sui monti e nelle alture, dando vita a centri abitati privi di vie di comunicazione e con sentieri impraticabili per tutta la stagione invernale.
Al momento dell' Unità d'Italia, nel 1861, la Calabria era dotata di una sola strada che l'attraversava da Nord a Sud fino a Reggio.
Cosa vedere a Cosenza - Centro storico
Quattro passi nel centro di Cosenza ci porteranno ad assaggiare l'acqua della Fontana dei 13 canali, proveniente dall'acquedotto dello Zumpo in Sila, leggera e dissetante e poi a proseguire lungo il corso Telesio che porta al Duomo del 1100, Santuario della Vergine S.S. del Pilerio costruito intorno alla metà dell' XI secolo e riedificato dopo il terremoto del 1184 mantenendo più stili architettonici.
Begli edifici arricchiscono il centro storico; la biblioteca nazionale, i conventi di San Gaetano e San Domenico, Palazzo Arnone sede della Galleria Nazionale, presso la quale è possibile ammirare l'originale icona della Madonna del Pilerio protettrice di Cosenza e la Stauroteca, preziosissima croce-reliquiario donata da Federico II alla città in occasione della riconsacrazione della Cattedrale (1222).