Guida di Catanzaro
Come arrivare a Catanzaro
Catanzaro è capoluogo di provincia e della regione Calabria, situata nella parte centro-orientale della Calabria, a pochi km dalla Sila Piccola e vicinissima al Mar Ionio.
In auto:
Versante Tirrenico: Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria fino a Lamezia Terme e proseguire sulla “Strada dei due mari”.
Versante Ionico: SS 106 “Jonica”.
In treno:
Le stazioni principali delle FFSS sono Catanzaro Centrale, che si trova in località Germaneto e Catanzaro Lido che si trova nel quartiere Lido.
In aereo:
Catanzaro ha un suo aeroporto che si trova in località S. Eufemia di Lamezia Terme a 36,9 Km.
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La storia di Catanzaro
Il sito originario di Catanzaro fu il colle Pazzano o Greca, dove si rifugiarono le popolazioni rivierasche in fuga dalla malaria e dalle invasioni saracene.
I Bizantini introdussero l’arte della seta che segnò la storia della città che mantenne per secoli l'impronta bizantina nonostante fosse la conquista dei Normanni.
Al feudalesimo normanno seguono gli Aragonesi che frazionano il potere di uno Stato che stava appena nascendo sotto Federico II di Svevia.
Lasciata in mano ad una serie di avidi baroni e baronetti, Catanzaro comincia il suo lento declino ed il suo isolamento dal resto dell’Italia.
Carlo V, erede degli Angioini, nel 1519 conferì alla città gli "Statuti dell’Arte della Seta", le assegnò lo stemma onorifico rappresentante un’aquila coronata che sovrasta i tre colli della città, la proclamò sede Vescovile e le riconobbe i titoli di Ümagnifica” e “fedelissima”, nel 1528, allorché resistette valorosamente all’assedio dei francesi di Lautrec.
Inizia poi il periodo di decadenza, caratterizzato da pestilenze e terremoti.
Il dominio borbonico contribuisce alla decadenza della città e, nel 1848, Catanzaro partecipa attivamente ai moti risorgimentali.
Il 31 agosto 1860 Catanzaro accoglie Nino Bixio e le sue brigate garibaldine e si unisce al Regno d'Italia.
Cosa vedere a Catanzaro
Piazza Matteotti rappresenta il limite tra la città antica e quella moderna ed è il punto d’incontro e luogo preferito per la classica passeggio serale.
Sulla piazza domina l'imponente scultura in bronzo su base di granito del “
Monumento al cavatore” la statua
che rappresenta il lavoro e la forza dei catanzaresi.
Dalla piazza è visibile anche il Viadotto sulla Fiumarella, realizzato da Riccardo Morandi negli anni ‘60 e tra i più alti d’Europa.
Recentemente la piazza è stata ridisegnata con un arredo urbano che si rifà alla Catanzaro d’altri tempi, con belle fioriere di un’elegante forma ad anfora tagliata alternate a dissuasori realizzati riproducendo esattamente gli originali posizionati in Villa Margherita nei primi del ‘900.
La Chiesa dell'Immacolata a Catanzaro
La
Basilica Minore di Maria SS. Immacolata, già della SS. Trinità o di S. Francesco d’Assisi, fondata dai Francescani Minori Conventuali nel XIII secolo è stata ricostruita nel 1765.
Nel 1783 a causa del violento sisma e fino al 1833, per i danni riportati dal Duomo, la chiesa funzionò da Cattedrale interinale.
Fino a non molti anni fa la statua dell’Immacolata, pregiata opera lignea, vestita con preziosi abiti di seta del 600 e del 700, percorreva le strade principali della città di cui è la Protettrice.
L’interno a tre navate dispone di una cupola alta e luminosa, affrescata dalla scuola di Andrea Cefaly; nelle cappelle laterali si trovano altari barocchi in marmi policromi.
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Da non perdere a Catanzaro: visita al Duomo
Il Duomo, la principale chiesa della città, costruito nel XII secolo è stato ricostruito parecchie volte.
Dopo la prima ricostruzione de XVI secolo, è stato distrutto dal terremoto del 1783 e riedificata agli inizi del 1800 in stile neoclassico.
Distrutto durante la seconda guerra mondiale, la chiesa attuale è stata eretta sulle precedenti fondamenta.
L’attuale impianto architettonico presenta tre bellissime porte in bronzo, sulla facciata principale e tre su quella laterale prospiciente piazza Duomo, a destra si trova la torre campanaria alta 42 metri e sormontata dalla statua in bronzo dell’Assunta.
All’interno sono da segnalare: “
Madonna degli angeli con Bambino" di scuola messinese (1595); un busto del patrono della città S. Vitaliano, nella cappella a lui dedicata e, nell’abside, una tela dell’Assunta del XVIII secolo.
La
Chiesa del Rosario, conosciuta anche come Chiesa di S. Domenico, venne consacrata nel 1499 e rinnovata alla fine del secolo successivo.
Posta alle spalle del Duomo, è introdotta da un’ampia gradinata davanti alla facciata rifatta dopo il terremoto del 1822.
Nell’interno, ad una navata, troviamo decorazioni a stucco tipiche del barocco calabrese e pregevoli statue sui pilastri che separano le navate dal transetto, tra cui la “
Madonna della Purità”(1613) di Francesco Cassano.
Nel transetto sinistro da vedere la
“Madonna del Rosario”, bella tavola del fiammingo D. Hendrickzs.
Il Belvedere di Catanzaro
Splendida la vista che si gode dal Belvedere in fondo a Corso Mazzini, all’inizio di Via Francesco
de Seta; lo sguardo spazia sulla valle della Fiumarella e sul Golfo di Squillace.
Se si arriva a Catanzaro in auto, sarà bello parcheggiare l'automobile alla vecchia stazione ferroviaria di Sala e prendere la simpatica
funicolare che porta in fondo a Corso Mazzini.
A Villa Trieste vi è un accogliente giardino pubblico realizzato nel 1878-81 già chiamato “il Paradiso”, abbellito da aiuole fiorite, statue,
busti di illustri calabresi e monumenti fra i quali il più interessante è quello a Francesco Fiorentino, filosofo, da Sambiase, 1834-84, opera
di Francesco Jerace.
Nella proprietà del barone De Paula, nel quartiere Siano, è presente il Museo delle Carrozze.
Il Museo Diocesano di Arte Sacra è ubicato in via Arcivescovado, 13.
Il museo dell’Arte della Seta è sito presso la Scuola Media 'G. Mazzini' in Via Maddalena.
Cosa mangiare a Catanzaro
Piatto tipico della cucina catanzarese è “
u morseddu”, una specie di trippa servito sulla “
pitta”- pane senza crosta confezionato a ciambella che si può gustare ancora oggi, a metà mattina, nelle trattorie tipiche del centro storico.
Tra le carni da assaggiare anche le “
stìgghiole”, interiora di capretto, capretto con verdure cotto nel tegame di creta ‘
a tiana”.
Buoni gli insaccati ed i formaggi, tra i quali i “
butirri”, caciocavallo con cuore di burro.
Tra i dolci, i classici
taralli, le
cozzuppe pasquali e le
crucette.
Sagre e folclore a Catanzaro
Le occasioni per ravvivare il folklore calabro si trovano in tutte le stagioni.
Fra tutte, la più famosa è "‘
A naca" in costume della Via Crucis, la
Processione del Venerdì Santo alla quale partecipano tutte le parrocchie.
Il 16 luglio, si svolge la
Festa di S. Vitaliano, patrono della Città.
A fine luglio, a Catanzaro Lido si tiene la
Festa della Madonna dei marinai: la statua della Madonna viene portata in processione sul mare da un peschereccio, seguito da centinaia di barche addobbate a festa.
Nella prima decade di agosto c'è la
Fiera di S. Lorenzo, un'intera settimana di mercato in cui si espongono i prodotti tipici artigianali di tutta la provincia.