Guida di Matera, capitale della cultura 2019
Come arrivare a Matera
Matera è uno delle località Italiane peggio servite, ma ecco alcuni consigli di viaggiatori locali.
In Auto:
Dalla costa Tirrenica:
Percorrere l'Autostrada Salerno - Reggio Calabria e seguire le
indicazioni per Potenza.
Proseguire per Metaponto lungo la SS 407 "Basentana" fino alle
indicazioni Matera nei pressi di Ferrandina Scalo.
Dalla costa Adriatica:
Percorrere l'autostrada Bologna-Taranto fino all'uscita Bari Nord.
Proseguire per Altamura-Matera sulla SS 96 e sulla SS 99.
Da Calabria e Sicilia:
Prendere l'Autostrada Reggio Calabria-Salerno ed uscire al casello di
Sibari e percorrere la SS 106 Jonica per Taranto.
Prendere l'uscita Matera, nei pressi di Metaponto.
Dal Salento:
La strada più comoda prevede di superare Taranto, e percorrere la SS 106
Jonica fino all'uscita Matera nei pressi di Metaponto.
In autobus:
Da Bari a Matera c'è il servizio delle F.A.L.
In aereo:
L'aeroporto più vicino è quello di Bari ed un servizio navetta con poche
corse al giorno lo collegano a Matera.
In treno:
Dalla Sicilia, dalla Calabria o dalla Puglia Meridionale, la
soluzione migliore è giungere alla stazione di Metaponto, distante dalla
città 40 Km circa. Una volta qui, potrete raggiungere Matera con autobus
SITA.
Dalla costa tirrenica, dovrete giungere alla stazione di
Ferrandina-Pomarico-Miglionico, distante 30 km. Una volta giunti qui,
potrete arrivare a Matera con un autobus F.A.L.
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Matera cenni storici
Il territorio di Matera fu abitato già dal paleolitico ed in seguito colonizzata dai Greci e conquistata dai Romani, che la chiamarono Metheola, nel terzo secolo avanti Cristo.
Nel 664 d.C. Matera passò sotto il dominio Longobardo e venne annessa al ducato di Benevento, ma in con l'invasione dei Franchi subì gravi devastazioni.
Nei secoli VII e VIII, comunità monastiche benedettine e greco-ortodosse si stabilirono nelle numerose grotte ai piedi della città.
I secoli che seguirono furono secoli di guerre ed invasioni, durante le quali Matera venne devastata e persino distrutta.
Saraceni, Bizantini, Sassoni, fino ai Normanni occuparono le zone e peste,carestie e terremoti resero dura la vita degli abitanti.
Dopo una breve esperienza comunale Matera venne governata dagli Aragonesi nel XV secolo.
Insurrezioni popolari a causa delle ingiustizie e dalla violenze dei governatori portarono Matera a far parte delle Terre d'Otranto di Puglia e infine divenne capoluogo della Basilicata.
Nel 1948 nacque la questione dei Sassi di Matera, che divennero il simbolo nazionale dell'arretratezza e del sottosviluppo del meridione d'Italia.
Solo nel 1952 si giunse allo stanziamento di fondi per la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono le 15.000 persone che abitavano le case-grotta.
Cosa vedere nelle valli di Matera
Il centro di Matera "Perla della Lucania" è stato inserito fra beni del Patrimonio dell’Umanità dal 1993.
I Sassi di Matera, posti nelle valli sotto la città, regalano al visitatore un colpo d’occhio incredibile.
Da vedere sono il Sasso Caveoso, la zona abitativa a sud della Civita, il Sasso Barisano a nord ovest della Civita, la Gravina un canyon lungo diversi chilometri con numerose cavità naturali e grotte, un tempo tutte utilizzate.
I Sassi costituiscono un luogo di grande valore antropologico, una sorta di “paesaggio culturale” dove tradizioni, riti, credenze e modus vivendi ancestrali, sono rimasti praticamente attuali sino agli anni sessanta del XX secolo.
Fra i Sassi ci sono splendide Chiese rupestri e suggestivi complessi ecclesiastici benedettini altomedievali.
Cosa vedere a Matera sul promontorio
Sul promontorio, affacciato sui Sassi, sorgono il Duomo e il Rione Civita, ossia la città vera e propria.
Il Duomo sorge sull'acropoli della Civita, lo sperone che domina e divide i due Sassi.
Edificato sulle rovine di altre cripte distrutte a causa dei vari saccheggi avvenuti nel corso dei secoli, in stile romanico-pugliese, ha una bella facciata in pietra che venne completata nel 1270.
Molto bello architettonicamente, all'interno conserva opere pittoriche e scultoree notevoli, che possono costituire da sole una ragione per una visita a Matera.
Oltre alle collezioni di età preistorica, nelle sale sono esposti ricchi corredi tombali e i materiali provenienti dai santuari e dai centri abitati antichi, dislocati sulle alture dominanti le vallate fluviali (Montescaglioso, Miglionico, Timmari, Monte Irsi, Garaguso e Tricarico).
Nelle vetrine sono esposti i documenti relativi all’attività del fondatore del museo Domenico Ridolo.
Della località di Timmari sono esposti alcuni splendidi cinerari della Necropoli dell’età del Bronzo finale, corredi tombali della Necropoli arcaica e classica (VI-IV secolo a.C) e una selezione di statuette dedicata a Kore-Persefone, provenienti dagli scavi del Ridola.
Della collezione Rizzon sono esposte ceramiche di fabbrica “protolucana” e apula oltre opere attribuibili ai pittori di Tarporley e dell’Ilioupersis, databili al primo cinquantennio del IV secolo a.C.
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Cosa Mangiare a Matera
Matera, oltre alle bellezze paesaggistiche e culturali, offre anche prodotti enogastronomici tipici come il
pane di Matera Igp, l’alimento per eccellenza, a forma di cornetto.
Questo pane è rigorosamente impastato con farina di semola di grano duro locale, e cotto rigorosamente in forno a legna.
Oltre il pane è tipica della cucina materana la pasta, l’olio, gli insaccati, le carni rosse, i formaggi e il vino.