Guida di Teramo
Teramo come arrivare
Teramo è una cittadina millenaria, immersa nel verde delle colline che la circondano, sullo sfondo del Gran Sasso e dei monti della Laga,
racchiude in sé tutto ciò che un visitatore ricerca in una città d’arte
In auto:
Da Roma: autostrada A24 Roma - Teramo con uscita al casello Teramo - Giulianova
In treno:
La stazione ad alta percorrenza più
vicina alla città e Giulianova. Da lì prendere il bus per Teramo.
In autobus:
Da tutte le città del centro Italia c'è un servizio di pullman per Teramo.
Teramo cenni storici
Il territorio di Teramo risulta popolato già in epoca protostorica, come viene documentato dalle tombe scoperte nei pressi della città. L'antico toponimo Interamnia Praetutiorum le deriva dall'essere posta alla confluenza (inter amnes) di due flumi, il Vezzola e il Tordino, nell'Ager Praetutianus abitato dalla tribù dei Pretuzi, dei quali era la capitale.
Elevata a municipio e colonia dei Romani, divenne uno dei più importanti centri della regione, come attestano la magnificenza del teatro e dell'anfiteatro.
Saccheggiata e distrutta durante le invasioni barbariche, ritorno al primitivo splendore dalla metà del XII secolo, sotto il regno degli Angioini.
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Cosa vedere - Storia della Teramo antica
Nota nell’antichità come Interamnia Praetutiorum, capitale dei Praetutii, la città romana è in parte celata e in parte fruibile tra le vie della città moderna.
Sebbene siano gli edifici per lo spettacolo ad attrarre l’occhio del visitatore, tutta la città suscita emozioni grazie ai pregiati mosaici delle ville urbane, agli affreschi, alle piscine termali, alla basilica ed alla necropoli.
La necropoli di Interamnia costituisce un esempio unico, perché i monumenti sepolcrali sono ispirati all’architettura ellenistica e romana riproponendone la molteplicità tipologica.
Cosa vedere a Teramo - Domus del leone
Portata alla luce dagli interventi di scavo del 1891, la villa rappresenta sicuramente una delle abitazioni private più lussuose di Interamnia. Dell’edificio si conserva l’atrio tetrastilo con pavimento a mosaici ed il tablinium con aperture che immettevano in altre stanze.
E’ proprio nel tablinium che si conserva un magnifico pavimento musivo che incornicia l’emblema con il leone realizzato con gusto delicato e colto, in un dinamismo che conferisce plasticità al corpo dell’animale.
Il lavoro, di gusto ellenistico, è stato probabilmente realizzato in bottega e poi incastonato nel pavimento della villa.
Cosa vedere a Teramo - La Cattedrale
Edificata nel 1158 e ampliata nel Trecento, dal Quattrocento è stata oggetto di diversi interventi e la facciata ha ancora la parte più bassa in pietra della fase più antica.
Il bel portale del Trecento presenta, sulle colonnine esterne, le statue dell’Annunziata e dell’Angelo.
Sopra il grande Rosone, la copertura è coronata da merli ghibellini in mattoni.
Il campanile, iniziato nel XIII secolo, è staccato dal corpo della chiesa ed è opera del maestro lombardo Antonio di Lodi.
All’interno della basilica, dove le tre navate sono divise da colonne e pilastri a tutto sesto, sono conservati un bel paliotto d’argento di Nicola da Guardiagrele, il Polittico di S. Agostino (XV sec.) del veneziano Jacobello del Fiore, oltre a testimonianze di alcuni affreschi del Quattrocento.
Nella chiesa sono conservate le Reliquie di S. Berardo, patrono della città.
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Teramo - Teatro Romano e Anfiteatro
Edificato in età augustea (30-20 a.C), sebbene abbia subito delle manomissioni il Teatro Romano di Teramo resta sempre il più interessante dell’area picena.
Oggi sono visibili ben 24 pilastri della praecinctio a due ordini di arcate, 20 dei 22 muri radiali di sostegno e un vomitorio con resti di scale collegate al secondo ordine di gradinate che davano l’accesso al teatro.
L'Anfiteatro è posto stranamente addossato al Teatro e ne rimangono ampi tratti dei muri radiali e gli ingressi alla summa cavea.
La Valle delle Abbazie: natura, fede, emozioni.
Un angolo dell’Abruzzo che fa bella mostra di sé con le sue Abbazie a testimonianza di una fede che viene da lontano, e dove pellegrini e visitatori trovano un’accoglienza genuina e familiare. Momenti per riconciliarsi con il proprio spirito, ma anche occasione per ammirare le molte attrazioni naturali, paesaggistiche, culturali e artistiche. Una pausa dalla frenesia quotidiana per gustare prelibatezze enogastronomiche e i buoni prodotti della generosa terra.
Tutto questo è la “ Valle delle Abbazie”, un territorio che si snoda lungo il fiume Vomano e l’affluente Mavone, e che comprende nove comuni della provincia di Teramo: Castel Castagna, Basciano, Penna Sant’Andrea, Cermignano, Cellino Attanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco, Morro d’Oro.
Dal mare Adriatico alla maestosità del Gran Sasso d’Italia, la Valle delle Abbazie propone un itinerario, percorribile anche in bici, a piedi e a cavallo, segnato dalle abbazie di Santa Maria di Propezzano, San Clemente al Vomano, San Salvatore e Santa Maria di Ronzano.
Giganti di pietra che accompagnano il turista e il visitatore fino al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, patrono d’Abruzzo.
Attraverso il portale
www.valledelleabbazie.it è possibile effettuare un tour virtuale delle abbazie e degli altri edifici religiosi della valle e visionare il videodocumentario realizzato dal regista Stefano Saverioni.
Il progetto "Valle delle Abbazie" è realizzato con il cofinanziamento della Regione Abruzzo a valere sulle risorse delle azioni autonome del progetto interregionale "Itinerari di Fede" ai sensi del c.5, art.55 L.135/2001 annualità 2005, 2007, 2008 e 2009.