Strasburgo, situata a Nord-est della Francia sulla riva sinistra del fiume Reno, è la capitale del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa da cui dipende la Corte europea dei diritti dell'Uomo.
Città di frontiera con la Germania, Strasburgo è stata segnata da differenti amministrazioni germaniche e francesi.
La storia di Strasburgo
La sua storia ricca e tormentata ha lasciato un patrimonio architettonico
considerevole.
Il centro città situato sulla Grande Ile è tutto iscritto al patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco dal 1988 e comprende la Cattedrale Notre-Dame de Strasbourg e il quartiere chiamato "La Petite France".
Iniziata la costruzione nel 1276 la cattedrale di stile chiaramente gotico prende il suo aspetto definitivo nel XIV secolo ed è famosa per il suo orologio astronomico, capolavoro d'arte e di scienza, il suo famoso rosone di 12 metri di diametro, oltre all'organo che risale alla costruzione della chiesa.
Il quartiere della Petite France, visitabile tutto a piedi,
è caratterizzato dalle bellissime case medievali e cinquecentesche a graticcio, una diversa dall'altra, che si affacciano sul fiume Ill, un vero panorama del Rinascimento renano.
Un edificio notevole è l'antica Dogana uno dei rari testimoni del commercio medievale della città.
Strasburgo si è abbellita attraverso i secoli con Palazzi che risalgono al XVII e XVIII secoli come il Palazzo dei Rohan, oggi museo, il palazzo dell'Università, e la biblioteca nazionale, la seconda della Francia.
Cosa vedere
E' consigliabile visitare il centro storico dotato di una vasta zona pedonale e
fare un giro in bateau-mouche per ammirare dall'acqua le splendide case e palazzi che si affacciano sul fiume Ill.
Strasburgo, città vivacissima, offre molti divertimenti con i suoi cinema teatri,
mostre, musei e concerti.
E' collegata dal TGV con Parigi che in sole due ore e trenta percorre a 360km all'ora la distanza dalla capitale alla città. Per godere a pieno della visita è consigliabile un
soggiorno di due o tre giorni. Da non perdere una giornata nella vicina città di Colmar, altro gioiello medievale e rinascimentale dell'Alsazia.
Case a graticcio
(maisons a colombages in francese), è il termine che si usa per definire una geniale e plurisecolare metodologia costruttiva in cui l’edificio è sorretto da una
struttura lignea portante, fatta di montanti, travi e puntelli, sapientemente assemblati tra loro. Questo scheletro di assi a vista, straordinariamente sofisticato ed ecologico, poteva sopportare le
grandi sollecitazioni di neve e vento.
Una vota eretta l’intelaiatura portante, rimanevano gli spazi vuoti tra le travi e i pannelli (spazio chiamato Gefach), che venivano riempiti talora con un
graticcio o una cannicciata di rami sottili rivestita di argilla su entrambi i lati, talaltra con un impasto di ciottoli o laterizi.
Il risultato finale era un edificio in cui – a differenza di
quanto realizzato nell’architettura classica - struttura e decorazione venivano a essere la stessa cosa, ingegnosa ed esteticamente pregevole.
Tali principi rimasero validi fino all’Ottocento,
naturalmente declinati in tutta una serie di adattamenti, variazioni e trasformazioni influenzate dalle varie correnti artistiche, dalle caratteristiche regionali, dalle possibilità economiche e dalla
fantasia dei mastri carpentieri.
Così le case a graticcio si svilupparono in una stupefacente varietà di forme, intrecci e decorazioni, a volte figurative, altre puramente
ornamentali, tanto che si può affermare che non esistano due case Fachwerk uguali.