Curiosità su Puzzle
La storia dei puzzle
Le origini dei puzzle risalgono al 1760 circa, non ci sono prove dell’esistenza di puzzle precedenti questo periodo. L'utilizzo dei puzzle era soprattutto educativo e prettamente scolastico.
I puzzle erano usati per insegnare la geografia ai bambini.
I primi produttori di Puzzle furono i realizzatori di mappe, piccoli artigiani che incollavano o addirittura dipingevano mappe geografiche su delle tavole di legno, le quali successivamente erano tagliate in piccoli pezzi. Oltre alla geografia, questi oggetti venivano usati per insegnare la storia, la cronologia dei monarchi e famiglie regnanti, la religione, episodi biblici.
Verso la fine del XVIII secolo, venne dato spazio ad argomenti più leggeri e divertenti che dominarono la produzione crescente dei puzzle nel XIX secolo, soggetti come filastrocche, storie fantastiche, animali, eventi vari come l’incoronazione della regina Vittoria incominciarono ad esercitare un fascino maggiore sui bambini.
Solo la ricca classe borghese era in grado di acquistare i primi puzzle. La difficile lavorazione ed l’elevato costo dei materiali usati (soprattutto legno di alta qualità come mogano e cedro) rendevano il prezzo medio dei puzzle proibitivo per le classi povere. Il prezzo dei puzzle declinò durante il XIX secolo, grazie all’utilizzo di litografie e legno molto più economico.
All’inizio di questo secolo i puzzle divennero anche un passatempo per gli adulti. Ci fu un boom nelle vendite dei puzzle nel 1908, nel 1909 la domanda fu così alta che aziende come Parker Brothers, bloccarono la produzione di tutti gli altri giochi per dedicarsi completamente ai puzzle. Da quel momento in poi i puzzle sono in completa evoluzione, spaziando per soggetti, forme, numero di tasselli, difficoltà, argomento.
Come si tagliano i pezzi dei puzzle?
Il procedimento base per realizzare un puzzle è simile in tutte le aziende, cambiano la scelta dei materiali e alcune soluzioni tecniche spesso soggette a brevetto. Il disegno viene stampato su una carta particolare, con caratteristiche antiriflesso per non affaticare la vista di chi comporrà il puzzle.
La carta viene poi incollata a un cartoncino di supporto. Una volta asciugata la colla i cartoncini devono essere ritagliati nei caratteristici pezzi. A questo scopo vengono posti sotto una pressa che spinge un reticolo di lame sul futuro puzzle con una forza di 100 tonnellate, simile a quella necessaria per tagliare le lamiere delle automobili.
Le lame possono essere piegate a mano, in modo da dare al pezzo un contorno arrotondato e, dopo un certo numero di tagli, vengono sostituite con altre che formano un reticolo diverso: ecco perché anche puzzle che raffigurano il medesimo soggetto possono essere composti da pezzi di forma diversa.
Talvolta lo stesso reticolo viene invece usato più volte per tagliare un unico puzzle, soprattutto in quelli molto grandi: in questo caso si trovano più pezzi perfettamente uguali.