Curiosità e storia del bonsai
Cos'è un Bonsai
Il bonsai è una pianta in miniatura che consiste nella riproduzione su scala ridotta di un albero che in natura troviamo nelle sue dimensioni normali.
Il bonsai, quindi, non è geneticamente una pianta nana, ma un normale albero che, attraverso sapienti tecniche di potatura, resta molto contenuto nelle sue dimensioni.
Qualsiasi albero può essere trasformato in un bonsai, ma occorrono molta pazienza, costanza, dedizione, passione, abilità tecnica e un pizzico di creatività.
La coltivazione del bonsai, più che un semplice hobby, può essere considerata una vera e propria opera d'arte in continuo divenire, forgiata dal tempo, plasmata dalla tecnica e modellata dall'estro dell'uomo.
Ha anche un valore terapeutico, in quanto questa tecnica è capace di distendere il sistema nervoso e placare gli stati ansiosi.
Il bonsai deve risultare quanto più possibile fedele all'albero originale, rispettandone le caratteristiche e riproducendone l'armonia delle forme e l'equilibrio delle proporzioni.
Anticamente, in Cina si riteneva che coltivare bonsai per un lungo periodo di tempo potesse garantire l'eternità all'anima del suo proprietario, quasi come se questa tecnica costituisse un ponte tra cielo e terra, tra il sacro e l'umano.
Come si cura un Bonsai
LUCE - Il primo elemento di cui un bonsai ha bisogno è di certo la luce, come per ogni pianta del resto, dal momento che senza questa sarà impossibile far avvenire la fotosintesi, in assenza della quale qualsiasi pianta muore in breve tempo. Un bonsai dunque non deve essere posto al buio e in generale al centro di una tavola o su un elettrodomestico. La posizione preferibile è nei pressi di una finestra dalla quale trapela molto sole, a una distanza dal davanzale di circa un metro. Esistono bonsai da interno e da esterno ma, anche se il nostro è del primo tipo, è preferibile lasciarlo all'esterno durante l'estate, così da offrirgli aria fresca e rugiada.
ACQUA - Tastando la terra del proprio bonsai con un dito ci si potrà accorgere semplicemente quando questa inizia ad asciugarsi. A questo punto si dovrà innaffiarla, senza però eccedere, facendo marcire le radici. Per evitare di indirizzare la pianta verso il suo declino è consigliabile immergere l'intero vaso in un recipiente colmo d'acqua, facendo bagnare la terra per qualche minuto, così da lasciarlo umido per alcuni giorni.
CONCIME - La concimazione è molto importante per i bonsai. E' possibile utilizzare concimi minerali e organici, o magari quelli generici che è più semplice trovare in commercio. Il periodo d'inizio della concimazione è generalmente marzo, ovvero quando ha inizio la ripresa vegetativa. Questa va poi sospesa nei mesi caldi di luglio e agosto, riprendendola da settembre a ottobre.
RINVASO - Se il bonsai è ancora giovane va rinvasato ogni due anni, mentre quelli più anziani possono attendere anche quattro anni. Per un corretto rinvaso va utilizzato il terriccio setacciato, preferendo però a quello che passa attraverso i fori quello che resta nel setaccio. Ciò è dovuto al fatto che il terreno granuloso favorisce la formazione di radici più sottili, che consentono alla pianta di avere una crescita equilibrata e sana.
Breve storia del Bonsai
Diversamente da quanto comunemente si crede i Bonsai non sono originari del Giappone, ma della Cina.
I nomadi cinesi, come molte persone di cultura, cominciarono ad apprezzare queste piante medicinali in vaso non soltanto per il loro potere terapeutico ma anche solo per la bellezza delle loro forme.
Durante una lenta evoluzione, l'arte Bonsai (da Bon contenitore e Sai albero o pianta), si diffuse tra molte persone colte e raffinate, soprattutto nella corte dell'imperatore.
I maestri cinesi distinguevano tra pun-sai, che corrisponde all'attuale bonsai, e pun-ching che erano uno o più alberi, piantati in un contenitore molto largo e piatto e insieme a rocce e piccole statuine che dovevano rappresentare un paesaggio in miniatura.