Curiosità sui colibrì
Storia del colibrì
Uccelli dalle dimensioni piccolissime, i colibrì si distinguono per la loro bellezza, i colori del piumaggio e la resistenza del volo.
L'habitat dei colibrì sono le foreste tropicali dell'America centrale e meridionale, ma alcuni appassionati riescono ad allevarli ed a farli riprodurre anche qui in Italia, naturalmente in ambienti protetti.
Molto più simili ad insetti che ad uccelli per le dimensioni ridotte, il loro peso va dai 5 ai 20 grammi: il più grande è il
Colibrì Gigante lungo fino a 21,5 cm.
Il più piccolo è il
Colibrì Elena che pesa circa 1,6 grammi ed è lungo 5,7 cm, di cui solo 1,25 cm occupati dal corpo, il resto da coda e becco.
I colibrì hanno una caratteristica luminosità iridescente nel piumaggio che deriva da lamelle trasparenti inserite nelle piume; queste lamelle contengono microscopiche bolle d'aria che, colpite dalla luce, funzionano come prismi ottici, scomponendo la luce bianca nei vari colori dell'iride e, a seconda del punto di osservazione, cambiano colore.
Questa magica iridescenza è una forma di mimetismo che li rende invisibili ai loro predatori.
I Colibrì sono gli unici uccelli a poter volare all'indietro e hanno una tale frequenza di battito delle ali, 20-25 battiti al secondo!, che permette loro di rimanere fermi in aria.
Anche se tanto piccoli possono volare molto velocemente; il loro record è di 100 km all'ora e hanno una grande resistenza, tanto che alcuni di loro che in estate vivono nell'America del Nord, in autunno migrano per 3.000 km fino al Golfo del Messico.
Altra caratteristica dei colibrì che li avvicinano alle farfalle è il becco, lunghissimo, a volte un po' ricurvo, che usano come una cannuccia per succhiare il nettare dei fiori o aspirare piccoli insetti che trovano nelle corolle.