Curiosità sui cavalli
Storia del cavallo
Il primo progenitore del nostro cavallo moderno era un Hyracotherium (Animale talpa), un animale del primo Eocene (54-34 milioni di anni fa).
Questo piccolo animale aveva le dimensioni di un cane e aveva quattro dita negli arti anteriori, tre nei posteriori e viveva nell'emisfero settentrionale.
Anche nell'aspetto generale assomigliava ad un cane: schiena arcuata, collo corto, muso corto, gambe corte e coda lunga.
Questo piccolo equide era conosciuta con il bel nome di "Eohippus", che significa "cavallo dell'alba".
L'evoluzione dell'animale, che ha avuto luogo nell'America settentrionale, lo ha portato gradualmente a diventare più grande ed a modificare in modo particolare le zampe.
Il terzo dito (che diventerà uno zoccolo) si irrobustivano e si allungava, mentre le altre dita si accorciavano.
Circa 2 milioni di anni fa esistevano cavalli alti 130 centimetri, erano ormai molto simili agli attuali e, dall'America penetrarono in Asia, Europa e Africa.
In America vennero massacrati dalle popolazioni indigene, per alimentarsi, quindi scomparvero per molti secoli, fino a quando arrivò Cristoforo Colombo e da quel momento gli europei riportarono il cavallo in America.
Molto probabilmente i primi cavalli furono addomesticati in Cina e in Mesopotamia circa nel 3500 a.C.
Oggi esiste un gran numero di razze di cavalli e pochi specialisti sono in grado di riconoscerle tutte.
Per semplicità i cavalli vengono distinti secondo le dimensioni:
- nani, se hanno un'altezza al garrese fino a 119 centimetri ;
- piccoli, se misurano da 120 a 134 centimetri;
- medi, da 135 a 149 centimetri;
- leggeri, da 150 a 160 centimetri;
- robusti o pesanti, da 160 a 190 centimetri.