Foto Spiagge e paesaggi tropicali
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Consigli su come comportarsi in spiaggia
Come comportarsi sulle spiagge secondo il WWF
WWF Italia ha presentato un decalogo per preservare le spiagge. L’associazione ambientalista propone un decalogo per chi va al mare in Italia.
1) Rispettare le regole. In particolare ricordate che: è vietato navigare a motore entro 300 metri dalle spiagge italiane e 200 metri dalle scogliere; è vietato arrivare sulle spiagge con il motore delle barche acceso e fuori dai corridoi di sbarco; è vietata la pesca subacquea a meno di 500 metri da spiagge e cale in cui vi siano bagnanti; è vietato uscire dal mare con il fucile subacqueo carico ed è vietato pescare sott’acqua senza il prescritto palloncino segnalatore.
2) Rispettate e fate rispettare le norme che tutelano la fauna marina. In particolare è vietato: raccogliere i datteri di mare e le cozze più corte di 5 cm; ai pescatori sportivi l’uso di reti e di bombole di autorespirazione; ai pescherecci calare le reti a strascico entro le 3 miglia (5,6 km) dalla costa o su fondali minori di 50 metri.
3) Rispettate e fate rispettare la fauna marina e costiera anche non protetta. In particolare: non raccogliete organismi marini che vivono sugli scogli o sui fondali anche bassi; non disturbate gli insetti e gli uccelli che frequentano la spiaggia. Se poi avete la fortuna di incontrare una tartaruga marina non disturbatela: può essere in periodo riproduttivo.
4) Rispettate e fate rispettare la flora delle dune e quella subacquea. In particolare non strappate la vegetazione pioniera, quella che serve a trattenere la sabbia e a formare le dune e i fiori più rari come il giglio di mare e il papavero di mare. Non gettate l’ancora nelle praterie di posidonia, potreste strappare le piante fondamentali per la vita del nostro mare.
5) Non raccogliete frammenti di corallo, granuli di quarzo, ciottoli e anche conchiglie. Appartengono a tutti e sono più belli e utili dove sono.
6) Lasciate la spiaggia come la trovate. Quindi non abbandonate rifiuti, non accendete fuochi, non asportate la posidonia spiaggiata (sono quelle palline marroni fibrose), gli ossi di seppia, le meduse morte, insomma tutto quello che è naturale: sono parte dell’ambiente e hanno una funzione importante.
7) Praticate tutte quelle attività che aiutano a conoscere meglio il mare: in particolare il seawatching, il modo più semplice per scoprire questo ambiente. Bastano pinne e maschera con boccaglio, una guida agli organismi marini e nuotare in superficie.
8) Esplorate la spiaggia, c’è molto da scoprire. Piante e animali che vivono sopra e sotto la sabbia. Basta acquistare una guida al riconoscimento della flora e alla fauna della costa e segnare ogni osservazione.
9) Se avvistate animali in mare (cetacei, tartarughe marine, altro…), prendete appunti o fate foto, in modo da segnalare al WWF l’osservazione.
10) Preferite sempre le coste dove il mare è protetto. Oltre ad avere maggiori occasioni per ammirare i fondali, la maggior presenza favorisce il successo di una riserva marina (in Italia ce ne sono e una maggiore consapevolezza nella tutela generale del mare.