Curiosità sulla primavera
Cos'è la primavera?
La primavera è la stagione che cattura il maggior numero di fotografie. I primi tepori, la luce, i cieli azzurri e un mare di fiori di ogni genere, stimolano tanti fotografi a immortalare il rinnovato miracolo.
In questa raccolta vi offriamo immagini di ciliegi in fiore, mimose, peschi, mandorli, bucaneve e quant'altro sia disponibile.
Perché a Primavera gli uccelli iniziano a cantare?
Un team di scienziati del Roslin Institute (Scozia) e della Nagoya University (Giappone) ha studiato l'orologio biologico delle quaglie giapponesi (Coturnix japonica) e ne ha spiegato il complesso meccanismo, basato sull'innata capacità di secernere specifici ormoni solo quando il sole inizia a fare capolino. Grazie a una moderna tecnologia che ha permesso l'analisi contemporanea di 28 mila geni, gli studiosi hanno identificato quelli influenzati dall'ambiente e in particolare dalla luce primaverile. Con l'arrivo della primavera, questi geni presenti sulla superficie cerebrale vengono attivati, e con loro l'emissione di un ormone che stimola una reazione a catena che coinvolge la tiroide e, indirettamente, l'ipofisi.
Stimolata, questa produce gonadotropine, gli ormoni sessuali alla base delle "velleità amorose" e canore di tutti i volatili.
Quando inizia la primavera?
Secondo uno studio condotto presso l’università di Monaco, che ha analizzato i comportamenti di piante e animali in relazione alle variazioni climatiche, la
primavera inizia il 12 marzo e l'autunno il 30 settembre.
Più di cinquecento specie di piante e quasi venti di animali sono state oggetto di un monitoraggio nell’arco di quasi trent’anni, dal 1971 fino al 2000. Secondo questo studio si sono mostrate le evidenti modifiche che le stagioni hanno subito nel corso del tempo.
Non è stato dimostrato soltanto lo sfasamento fra i cicli stagionali e, per esempio, le fioriture o le migrazioni degli uccelli, ma anche l’aumento di casi di anomalie biologiche connesse alle temperature più elevate.
Per calcolare con esattezza i ritardi e gli anticipi dell’inizio delle stagioni rispetto al calendario è stato necessario prendere in esame un grande numero di ricerche condotte in passato in diversi Paesi europei. Attraverso un controllo incrociato dei dati è stato possibile "riscrivere" un nuovo calendario delle stagioni.
Ad esempio secondo gli scienziati oggi rispetto a 35 anni fa in Europa settentrionale la primavera arriva con otto giorni di anticipo e lÙestate dura sei giorni in più del normale.
In Italia invece la bella stagione arriva circa 8/10 giorni prima del previsto e l'autunno ritarda di una settimana buona.
Modi di dire e proverbi sulla primavera
Il modo di dire "San Benedetto la rondine è sotto il tetto" vuole significare che nel giorno in cui si celebra San Benedetto, 21 marzo, inizia la stagione della primavera, simboleggiata dall'arrivo delle rondini.
San Benedetto, ovvero Benedetto da Norcia (480 - 547), fu il fondatore dell'ordine dei Benedettini.
"Fiure de marze, se iègnene i matarazze" (Fiori di marzo si riempiono i materassi), vuole significare che quanto più copioso è il numero dei mandorli che fioriscono a marzo, in particolar modo i fiori bianchi che ricoprono i loro rami, più sarà abbondante il raccolto. Un raccolto che non colmerà solo i sacchi, ma, addirittura, i materassi.
"Marze se cange sètte coppele" (Marzo si cambia sette coppole) e "Marze n’ore e n’ore" (Marzo un’ora e un’ora) sono le massime più significative a tal riguardo: sottolineano l’instabilità meteorologica di questo mese, in cui, anche in sessanta minuti, il tempo può variare prospettando così, in una sola giornata, innumerevoli sbalzi di temperatura.
"Ci marze te la vole fa, l’iogne di piete te fasce zembà" (Se Marzo vuole, può farti saltare le unghie dei piedi): in questa immagine delle unghie che saltano dalle dita dei piedi è raccolta l’idea che il freddo di marzo può essere così intenso da danneggiare non solo la natura ma anche il fisico.
C’è poi un proverbio che sostiene il contrario, ovvero: "U sole de marze te tènge come lazze" (Il sole di marzo ti colpisce come una fune). Una giornata "marzaiole" (di marzo) può essere così calda da farti provare e vivere, inanticipo, quella che sarà la canicola estiva.