Un'onda è energia che si muove nello spazio e che può assumere una certa ampiezza e frequenza.
Più un'onda è ampia, più è potente. Più un'onda è lunga, minore è la sua frequenza.
Il riferimento alle onde prodotte da un sasso gettato nello stagno rende benissimo l'idea.
Se le onde si propagano con una frequenza lenta, si dice che hanno un lungo "periodo" e viceversa.
Più l'onda è alta, più diciamo che è ampia, ovvero che dispone di maggiore
ampiezza (o potenza). Ne sappiamo qualcosa con i famosi effetti degli Tzunami!
In base alle sue caratteristiche l'onda trasporta informazione ed energia, interagendo con tutto ciò che incontra nel suo percorso.
Noi, e la fisica classica, siamo portati a fare una netta distinzione tra la materia, tangibile, osservabile, e le onde ed è naturale che sia così, ai nostri occhi.
Ma la realtà può essere molto diversa!
Già Einstein aveva detto che "una particella non è altro che densità di energia ripartita in uno spazio molto limitato",
dunque aveva già intuito che una particella fosse fatta solamente di onde energetiche compresse.
Da un bel nulla non può nascere un universo, già composto di onde e particelle, ovvero energia e materia.
L'origine dovrebbe essere ancora molto più semplice, elegante, economica, univoca, ovvero l'universo dovrebbe avere preso il via con la sua esplosiva nascita e formazione da un'unica fonte: l'ONDA, o una serie di indefinibili onde.
E' l'onda che ha già di per sé la proprietà di generare spazio e creare il tempo, che non fa altro che scandirne in tanti fotogrammi diversi
la sua evoluzione attraverso una serie di cause-effetti.
Parto dal presupposto che se un'onda è in grado di produrre suoni, luce che dà vita ad ogni cosa, segnali che si possono trasmettere anche nello spazio, calore (vedi microonde), gravitazione, potentissimi raggi (come i raggi gamma), ecc., non vedo perché nell'onda stessa non si possano presentare opportunità di produrre sott'onde condensate che ai nostri occhi e nei nostri esperimenti si presentino come "apparenti" corpuscoli, dai quali si genera la materia.
L'elettricità, che conosciamo benissimo, non è forse solamente una forma d'onda? Anche il nostro cervello nel pensare utilizza impulsi elettrici che passano da un neurone ad un altro.
E persino i colori che vediamo non esistono realmente, ma sono solamente il prodotto del cambio di frequenza di un fascio di fotoni che
urta una superficie, che a seconda della composizione ne modifica la frequenza e rimbalza ai nostri occhi, che la interpretano come determinato colore e forma.
Con le onde siamo già stati capaci di creare ologrammi, che sono pseudo-realtà non molto dissimili da più concreti atomi
e molecole che compongono gli oggetti.
In pratica, secondo me, i corpuscoli (o particelle che dir si voglia) non esistono come tali (come la scienza ha già decretato da un pezzo), ma con quel nome e caratteristiche potrebbero esistere forme di onde che si comportano come corpuscoli, formando
così tutta la materia, antimateria, buchi neri, materia oscura che conosciamo e via dicendo.
Energia e materia sarebbero dunque due facce della stessa medaglia, cioè un'onda energetica che in certe circostanze assume la struttura tipica di un corpuscolo, "raggrumandosi" per così dire, pur rimanendo onda nella sua sostanza.
Ciò spiegherebbe anche la meccanica quantistica e i suoi dilemmi come il fotone che passa
contemporaneamente da due fori, cosa che solo un'onda potrebbe fare o l'imprevedibilità
spaziale della posizione o velocità di un elettrone.
Ma se ciò che penso fosse vero, come farebbe l'onda a funzionare come particella?
Potrebbe esserci una iper modulazione di un suo picco positivo o negativo? E' solo una delle tante ipotesi che si dovrebbero valutare e verso le quali non sono in grado di fornire spiegazioni.
Onde che viaggino in direzioni diverse, scontrandosi, potrebbero modularsi a vicenda, costituendo particelle?
Un po' come si nota nelle onde del mare, la cui cresta è "deformata" a causa dell'effetto del vento che la colpisce. Quella deformazione crea un effetto molto diverso dalla semplice e regolare cresta d'onda, no?
Naturalmente una volta che l'onda fosse in grado di assumere le caratteristiche di una particella,
diventa facile supporre che quelle particelle potrebbero a loro volta aggregarsi in modi
prestabiliti, formando così quegli ammassi che chiamiamo atomi e da cui si costruirebbero molecole di ogni genere.
Ciò che stupisce molto semmai è l'assoluta precisione di ogni reazione che conosciamo.
Mai che un oggetto, posto sul tavolo, ad un certo punto si sollevi di qualche centimetro,
a causa di qualche onda gravitazionale che avesse funzionato male!
E' vero, sorprende, ma la nostra più che stabile realtà la osserviamo per tutta la vita, salvo che in caso di sbronze pesanti.
Le condizioni fisiche-chimiche di quella che chiamiamo "materia" sono costanti e precise, a meno che
non subentrino forze esterne a turbarne l'equilibrio.
Tutto ciò ci porta all'immagine di un universo meraviglioso, in cui tutte le semplici forme d'onda
hanno prodotto un gigantesco concerto , dentro il quale noi siamo i più avanzati
(almeno fino a prova contraria) suonatori e testimoni dell'apparente miracolo.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
(gennaio 2019)