Cos'è il teletrasporto e come funziona?
Il teletrasporto è una possibilità teorica ammessa sia dalla fisica quantistica che dalla teoria della relatività generale, due teorie contrastanti per diversi altri aspetti.
Prendiamo due particelle molto vicine tra loro e che ruotino in un certo modo. Poi portiamo una delle due particelle altrove.
Quindi cambiamo il senso rotatorio della prima particella e vedremo che anche la seconda, pur essendo a qualsiasi distanza dalla prima, cambierà il suo senso rotatorio in modo sincronizzato all'altra particella.
Questo fenomeno scientifico è chiamato "entanglement". Fa parte della meccanica quantistica ed è dimostrato, anche se non si capisce come facciano le due particelle a rimanere in sincronismo tra loro, qualsiasi sia la distanza a cui sono poste.
Partendo da questo presupposto gli scienziati hanno ipotizzato che -forse- si potrebbe arrivare anche a trasportare della materia più complessa di una semplice particella da un luogo ad un altro, semplicemente scomponendola in tutte le sue molecole, per ricostruirle altrove allo stesso modo.
Questo processo è chiamato "teletrasporto", ed è chiaro che sia notevolmente affascinante.
Pensiamo agli sviluppi che simile realizzazione scientifica potrebbe avere.
Si potrebbero creare delle cabine in varie località del pianeta, atte alla scomposizione/ricomposizione della materia e con ciò trasferire qualsiasi tipo di oggetto. Prendo un vaso lo metto nella cabina, do il comando e il vaso sparisce dalla cabina per materializzarsi immediatamente in un'altra cabina,
posta, magari in un altro continente.
Sarebbe una rivoluzione inimmaginabile!
Tutti i trasporti ne sarebbero influenzati. Ogni oggetto, grande o piccolo che fosse sarebbe trasferibile senza costi di mezzi di trasporto, conducenti e carburanti.
Niente inquinamento, niente attese, niente incidenti, niente manutenzione stradale! (molti disoccupati, però!)
Ma gli scienziati sono andati oltre, con la semplice ipotesi naturalmente.
Se il principio funzionasse bene perché non si potrebbero trasferire anche degli esseri viventi? Sono pure loro fatti di materia, molecole ben organizzate, si, ma sempre fatte con gli stessi materiali, scansionabili come si fa coi raggi X e trasmettibili elettricamente verso una cabina di ricezione collocata in un altro posto.
Tra gli "esseri viventi" è chiaro che si pensa subito anche all'essere umano, no?
Dunque, in un futuro immaginario, si può pensare che l'umanità sarebbe in grado di installare delle cabine ovunque, anche negli appartamenti, oltreché nelle fabbriche.
Ogni cabina avrebbe un suo codice identificativo e una tastiera per i comandi.
A quel punto io entro nella cabina sita a Roma nel mio appartamento o in strada, compongo il codice della località dove voglio trasferirmi, premo invio e -tac!-... mi ricompongo tale e quale nella cabina d'arrivo che avevo impostato, per esempio Milano.
Fine dei mezzi di trasporto aerei, navali, stradali. Cabine ovunque. Gente e merci che vanno da un posto all'altro in un batter d'occhio.
Le strade si svuoterebbero, i cieli sarebbero sempre tersi, non più rumori fastidiosi, spazi immensi occupati da tutti i nostri marchingegni fatti per muoverci, aeroporti, porti, parcheggi, automobili, autostrade... via tutto!
Al mattino mi lavo, mi vesto, entro in cabina, faccio il numero del mio ufficio ed un attimo dopo saluto la segretaria, appena arrivata pure lei con lo stesso sistema!
Tutto questo è stato anche già immaginato in due film, uno del 1986 (La mosca, visibile da youtube) ed il primo della serie, del 1958, L'esperimento del dr. K, (che è sparito dalla circolazione).
Io ho visto entrambi e posso dire che la prima versione, in bianco e nero, era veramente spaventosa perché nell'esperimento del teletrasporto lo scienziato non si accorge che in cabina oltre a lui c'era pure una mosca e dopo il comando di trasferimento nella cabina d'arrivo succede un piccolo disastro: l'uomo ha tutto il suo corpo, ma la testa è quella della mosca, mentre la mosca ha il suo piccolo corpo, ma la testa è quella dello scienziato!
Potete immaginarvi le conseguenze!
A parte questi errori, che si spera non siano possibili, è chiaro che questo sogno sarebbe veramente un enorme passo avanti per la nostra civiltà, ma chissà quando lo si potrà realizzare... sempre che scientificamente sia concepibile una cosa del genere, nei termini qui esposti.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
(febbraio 2021)