covid e novax


Aiutiamo i novax del Covid a ragionare


NO VAX riflessioni

Nel mondo un discreto numero di persone (non certo la grande maggioranza) ha scelto di non vaccinarsi contro il Covid, o addirittura sostiene che il Covid è una invenzione delle case farmaceutiche e gira senza mascherina anche in luoghi super affollati.

Vorrei sapere se chi ha fatto questa scelta si è posto una serie logica di domande ed ha fatto le opportune ricerche e verifiche, prima di dare spontaneamente ragione ai sostenitori leader di questo movimento contrario, che per mille ragioni, in buona fede o no, possono spingere la gente a non vaccinarsi.

Ecco le domande che ti dovresti onestamente porre.

1) Sei convinto che esista il Covid?
SI: vai alla domanda successiva.
NO: allora pensi che tutti i giornali del mondo, gli scienziati, i medici, si siano messi d'accordo per creare questo panico?
Non riusciamo a metterci d'accordo a livello condominiale e tu pensi alla congiura mondiale???

2) Sei convinto che, partendo dalla Cina (senza considerarne la causa scatenante), si sia comunque diffuso in breve tempo in tutto il mondo?
SI: vai alla domanda successiva.
NO: Vai su web e leggiti un po' di giornali inglesi, cinesi, spagnoli, francesi, arabi, ecc.

3) Sei convinto che il Covid, rispetto ad una normale influenza, sia molto più contagioso (e quindi pericoloso)?
SI: vai alla domanda successiva.
NO: allora come mai milioni di persone hanno avuto bisogno d'essere intubati e quelli più fragili sono morti? Chi ci avrebbe guadagnato? Il singolo medico (morto pure lui, magari) o l'infermiera?
Mi fai vedere una foto di anni addietro con una fila di mezzi militari che trasportano bare di deceduti per influenza altrove perché nel cimitero locale non c'è più posto?


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4) Hai dei dubbi sui milioni di morti che sono risultati positivi al Covid?
NO: vai alla domanda successiva.
SI: Quindi sono stati truccati i risultati in migliaia di ospedali, hanno pagato migliaia di persone per testimoniare il falso, hanno corrotto tutti i giornalisti perché dessero notizie false?
Ma non ti sembra poco credibile???

5) Pensi veramente che ci sarebbe una cura più semplice del vaccino, ma che viene tenuta nascosta?
NO: vai alla domanda successiva.
SI: ma se ci fosse non pensi che molti giornalisti ci si sarebbero tuffati per fare colpo con la notizia bomba? Stessa cosa dicasi per scienziati e medici.

6) Secondo te il vaccino protegge dalla possibilità di prendere il Covid almeno nell'80% dei casi?
NO: quindi secondo te tutte le statistiche del mondo sono taroccate?
Ma ti pare credibile???
I numeri dicono grosso modo che le cose stanno così:
Protezione al 94% per l’ospedalizzazione, 96% per i ricoveri in terapia intensiva e 97% per i decessi.
Ovvero su 100 persone vaccinate solo 3 possono comunque morire di Covid. E questo perché non siamo tutti uguali e c'è chi ha gravi disfunzioni che non consentono al vaccino di fare il suo dovere.
Se questi dati sono giusti la conclusione è che il Covid si protegge -al momento- solo con la vaccinazione, fermo restando un piccolo rischio del 3% di non guarire o avere reazioni negative dal proprio organismo.
Se tu avessi una malattia grave qualsiasi e ti dicessero che con l'operazione ti garantiscono guarigione al 93% e senza operazione avresti una alta probabilità di morire o soffrire a lungo, cosa faresti?

mezzi militari trasportano salme covid

Mezzi militari trasportano salme da covid direttamente al cimitero (21 marzo 2020)
Semplice influenza???

E' chiaro che anche per il Covid chi respinge tutti i dati statistici e le notizie da tutto il mondo ha la mente portata a credere al complottismo (farmaceutico, in questo caso) e così si ritrova un ottimo motivo per scendere in piazza, protestare, picchiare, rompere, bloccare tutte le attività commerciali, e -buon ultimo- produrre una enorme crescita di contaminati da Covid, visto che in piazza stanno tutti attaccati e quasi tutti senza mascherina. Per cui non solo non credono al Covid, ma neppure alla utilità della mascherina e distanziamento sociale. Dei veri incoscienti!

Anche Boris Johnson pensava fosse tutta una bufala e per molto tempo non prese decisioni severe. Il risultato è stato che la Gran Bretagna ha avuto un picco pazzesco di Covid e Johnson ha dovuto correre ai ripari, dopo avere sulla coscienza migliaia di morti che si potevano risparmiare.

Ed infine parliamo della bellissima parola "Libertà".
A tutti piace difendere la propria libertà, ed è giusto che sia così.
Ma in una vita sociale, come fai tu che stai in una città, prendi mezzi pubblici, entri in un sacco di negozi, incontri molti amici, ecc. e non vivi da solo in una baita in alta montagna, in una vita a contatto con altre persone la tua "libertà" d'essere portatore di malattia altamente infettiva cessa laddove inizia la libertà (il diritto) degli altri di non farsi infettare.

L'obbligo vaccinale limita una sola libertà: la libertà del virus di diffondersi!

Ma, naturalmente, tu che sei novax non sarai andato oltre le prime righe di questo testo, perché non dico ciò che tu vorresti sentirti dire e non ti sogneresti mai di cambiare idea, salvo il caso in cui il virus colpisse direttamente te o qualche persona a te molto cara, che magari s'è presa il Covid proprio da te!

Su 7,85 miliardi di esseri umani, 5.120.712 sono morti col covid, ovvero l'1,53% dell'intera popolazione umana.
Il covid ha colpito 254.847.065 esseri umani, pari al 30,80%.
Ma, si sa, questi dati sono truccati, no?
Hai pensato a chi rivolgerti se e quando ti dovessi anche tu prendere il covid e magari essere in condizioni gravi?

(novembre 2021)


False notizie sull'ISS Istituto Superiore Sanità


«Non è vero che solo il 2,9% dei decessi attribuiti a Covid-19 è dovuto al virus». L'Istituto superiore di sanità (Iss) torna sui dati contenuti nel suo ultimo report sui decessi Covid, in cui si davano dati anche sull'alta presenza di malattie croniche nelle vittime della pandemia, respingendo alcune tesi circolate a livello mediatico, basate su interpretazioni ritenute dall'Istituto non corrette. Il primo chiarimento riguarda proprio la citata percentuale del 2,9%, una percentuale «peraltro riportata anche nelle edizioni precedenti» del rapporto.

A questo proposito l'Iss dunque ne chiarisce il significato e puntualizza che 2,9% «si riferisce alla percentuale di pazienti deceduti con positività per Sars-CoV-2 che non avevano altre patologie diagnosticate prima dell'infezione. La cifra peraltro è confermata dall'osservazione fatta fin dalle prime fasi della pandemia e ampiamente riportata in diversi studi nazionali e internazionali e rapporti anche dell'Iss», e cioè che «avere patologie preesistenti costituisce un fattore di rischio». Quello che in realtà i rapporti congiunti Istat-Iss stilati sulla base dei certificati di morte riportano è un altro dato, che mostra come «Covid-19 sia la causa direttamente responsabile della morte nell'89% dei decessi di persone positive al test Sars-CoV-2», tiene a precisare l'Istituto.

Altra puntualizzazione riguarda la visione secondo cui avere delle patologie pregresse equivale necessariamente a un epilogo fatale come destino immediato: «Non è corretto - scrive l'Iss - affermare che le patologie riscontrate nei deceduti Sars-CoV-2 positivi avrebbero comunque portato a decesso 'in tempi brevi'. Indipendentemente da Covid-19, la presenza di patologie croniche nella popolazione anziana è molto comune. Un recente rapporto dell'Istat indica che solo il 15% non ne soffrirebbe e che circa il 52% soffrirebbe di 3 o più patologie croniche. In considerazione del fatto che le patologie croniche rappresentano un fattore di rischio per decesso da Covid, e che queste sono molto comuni nella popolazione generale, non deve sorprendere l'alta frequenza di queste condizioni nella popolazione deceduta Sars-CoV-2 positiva».

La concomitanza di più patologie croniche nella stessa persona costituisce di per sé «elemento di fragilità in genere compensato con appropriate terapie: il contrarre una infezione come Sars-CoV-2 si traduce in un aumentato rischio di complicanze e di morte», chiarisce ancora l'Istituto superiore di sanità. «Sin dall'inizio della pandemia, infatti - si ricorda nella nota - è stato censito un eccesso di mortalità nella popolazione, cioè un numero di deceduti superiore a quello degli anni precedenti, le cui stime sono periodicamente riportate nel rapporto congiunto Iss-Istat. Si precisa che le patologie preesistenti riportate nel report, finalizzato alla caratterizzazione delle caratteristiche dei deceduti, vengono valutate da un gruppo di medici dell'Iss attraverso la revisione di un campione di cartelle cliniche ospedaliere inviate ad Iss dalle Regioni e Province autonome, e le patologie preesistenti riscontrate più frequentemente nei deceduti Sars-CoV-2 positivi sono riportate nella tabella 1 del report. Le più rappresentate sono: ipertensione, diabete di tipo 2 e demenza, patologie molto frequenti nella popolazione».

Quali sono i componenti del vaccino?

I vaccini non contengono tessuti umani di feti abortiti, alcuni sono prodotti in colture di linee cellulari immortali e alcune di queste sono di origine fetale.

I vaccini prodotti in questo modo, in ogni caso non contengono né cellule embrionali né i loro residui, anche perché provocherebbero reazioni di rigetto da parte dell’organismo.

I vaccini infatti sono estremamente purificati e sono sottoposti a centinaia di controlli lungo tutta la filiera produttiva: di conseguenza non è plausibile che impurità di questo tipo rimangano nel prodotto immesso in commercio, tanto meno si è mai verificato. L’accusa che contengano “cellule provenienti da feti abortiti” è soltanto uno slogan usato nelle campagne antivax che si sono esacerbate negli ultimi mesi.

Lattice ed altri allergeni

Tutti i vaccini COVID-19 attualmente in uso non contengono lattice. Tuttavia è sempre importante informare il centro vaccinale che si è allergici al lattice in modo tale che la vaccinazione venga effettuata con materiale latex free.

In caso di anamnesi positiva per reazioni allergiche gravi (anafilassi) al lattice o ad altri elementi il tempo di osservazione dopo vaccinazione viene prudenzialmente prolungato a 30 o 60 minuti.

Approfondimento dal punto di vista etico

Se è vero che esiste la coltivazione di virus su cellule di origine fetale, non esiste assolutamente un commercio di feti e non vi è alcun incentivo ad abortire.

Tutto è riconducibile a due feti donati ormai 60 anni fa, un episodio dall’etica certamente controversa ma scagionato dalla Chiesa stessa da tempo e la questione è stata riesaminata anche di recente.

La Pontificia Accademia della Vita aveva infatti già in passato esaminato a fondo la questione, concludendo che questa modalità di produzione dei vaccini, pur basata su due eventi secondo la Chiesa non giustificabili, non deve portare a sconsigliare la vaccinazione, grazie alla quale è possibile salvare vite, oltre che a prevenire gravi disabilità.