Venite al tempio sacro delle vergini
dove più grato è il bosco e sulle are
fuma l'incenso.
Qui fresca l'acqua mormora tra i rami
dei meli: il luogo è all'ombra di roseti,
dallo stormire delle foglie nasce
profonda quiete.
Qui il prato ove meriggiano i cavalli
è tutto fiori della primavera
e gli aneti vi odorano soavi.
E qui con impeto, dominatrice,
versa Afrodite nelle tazze d'oro
chiaro vino celeste con la gioia.
A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
Gli astri d'intorno alla leggiadra luna
nascondono l'immagine lucente,
quando piena più risplende, bianca
sopra la terra.
Frammento 34
O mia Gòngila, ti prego:
metti la tunica bianchissima
e vieni a me davanti: intorno a te
vola desiderio d'amore.
Così adorna, fai tremare chi guarda;
e io ne godo, perchè la tua bellezza
rimprovera Afrodite.
Frammento 36
E’ tramontata la luna,
e le Pleiadi;
e la notte è a metà,
ed il tempo trapassa,
ed io riposo in solitudine.
E mi prende un desiderio di morire,
e di vedere le rive dell’Acheronte
coperte di rugiada, fiorite di loto.
O mia Afrodite dal simulacro
colmo di fiori, tu che non hai morte,
figlia di Zeus, tu che intrecci inganni,
o dominatrice, ti supplico,
non forzare l'anima mia
con affanni né con dolore;
ma qui vieni.
Altra volta la mia voce
udendo di lontano la preghiera
ascoltasti, e lasciata la casa del padre
sul carro d'oro venisti.
Leggiadri veloci uccelli
sulla nera terra ti portarono,
dense agitando le ali per l'aria celeste.
E subito giunsero.
E tu, o beata,
sorridendo nell'immortale volto
chiedesti del mio nuovo patire,
e che cosa un'altra volta invocavo,
e che più desideravo
nell'inquieta anima mia.
" Chi vuoi che Péito spinga al tuo amore,
o Saffo? Chi ti offende?
Chi ora ti fugge, presto t'inseguirà,
chi non accetta doni, ne offrirà,
chi non ti ama, pure contro voglia,
presto ti amerà."
Vieni a me anche ora:
liberami dai tormenti,
avvenga ciò che l'anima mia vuole:
aiutami, Afrodite.
Libri di Saffo |
La dolce eresia di Eros. Poesie d'amore Saffo, 2008, Barbera |
Le Saffo Elitis Odisseas, 2008, Azimut (Roma) |
Liriche e frammenti. Testo greco a fronte Saffo, 2008, Feltrinelli |
Frammenti d'amore Saffo, 2005, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli |
Una mitra per Kleis. Saffo e il suo pubblico Ferrari Franco, 2007, Giardini |
L'oro di Omero. L'«Iliade», Saffo: antichissimi di Leopardi Lonardi Gilberto, 2005, Marsilio |
I papiri di Saffo e di Alceo. Atti del Convegno
internazionale di studi (Firenze, 8-9 giugno 2006) 2007, Ist. Papirologico G. Vitelli |
Strongyle Saffo Alessandro; Pruiti Mario, 2006, Bonanno |
Più oro dell'oro. Testo greco a fronte Saffo, 2006, Medusa Edizioni |
Il salto di Saffo Jong Erica, 2005, Bompiani |
Omaggio a Saffo. Variazioni Gizzi Corrado, 2003, Tracce |
Saffo, la decima musa Izzi Rufo Antonia, 2002, Eva Edizioni |