Ascolta la poesia letta dall'autore
Tu non hai partecipato al collasso del pianeta?
Sicuro? Sicura?
Tu non hai seminato virus e tossine coi tuoi viaggi collezionistici?
Tu non ti sei preoccupata di stoffe cucite,
di suole stringate, di profumi puzzolenti?
Tu non hai sparso i tuoi escrementi
consumistici nei viali alberati
dove facevi sfoggio dellla tua "sportività"?
Tu non hai trascorso ore per dare voce
alla tua meschina vanità
davanti allo specchietto elettronico?
Tu non hai dato impulso
ai costruttori di armi letali
vantandoti delle tue vittime piumate?
Tu non hai comprato videogiochi di morte ai tuoi figli,
scimmiette selvatiche mai addomesticate?
Tu non ti sei lasciato coinvolgere
dalla brutalità del tifo spietato
inseguendo il sogno di un misero pallone?
Tu non sei caduto nella trappola
del sociale che più asociale non si può,
su cui trascini i tuoi pollici
totalmente staccato
dalla realtà che ti circonda,
e che cattura il tuo sguardo?
Tu non sei vittima di politici
che tutto sanno fare
tranne governare in modo saggio
e lungimirante, ma che hai votato?
Tu non sei preda di una istintiva virilità
che sa manifestarsi solamente
con volgarità, prepotenza, depravazione, tradimenti?
Tu non consumi i vizi del momento,
aspirando, inalando, pungendoti le vene
alla ricerca di una felicità
che sta ovunque, tranne in te stesso
e nelle tue dipendenze?
Tu non reciti la parte assegnata dalla società,
una brutta parte, che al mondo non serve
se non a peggiorare lo stato delle cose?
Anche tu non dovresti darti una mossa per salvare
questo pianeta in fiamme?
Spetta sempre agli "altri"?
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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