Ascolta la poesia letta dall'autore
Un treno avanza nel tempo,
correndo veloce sui binari
del nostro ignoto destino.
Altri treni scivolano
verso altre stazioni
estranee al nostro percorso.
Nella mia carrozza ci sei tu,
ci siamo noi
e ci sono anche quei loro
seduti distanti da noi.
Ogni tanto qualche passeggero
scende alla sua stazione d'arrivo,
lasciando un sedile vuoto dietro di sè,
che nessun altro potrà mai sostituire.
Poi è la volta delle persone a noi più care,
in un vortice di coincidenze improvvise,
che ci lasciano disarmati e abbandonati.
Infine anch'io giungerò alla mia stazione,
ove scenderò per sempre,
lasciando su quel sedile
una impronta che col tempo svanirà.
La vita è solo un fenomeno passeggero,
che sboccia nella complessità
del nostro universo.
Sta a noi carpirne l'unico segreto, ovvero
goderne ogni giorno, senza eccessive pretese,
col sorriso e la buona volontà,
con la comprensione e il rispetto per gli altri,
pure loro con una stazione d'arrivo,
anche se spesso si comportano
come fossero eterni immortali.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
Torna all'indice poesie Spelta