Ascolta la poesia letta dall'autore
il monte festeggia
oscuri compleanni
sparando fuochi
dalle sue bocche
ardenti
scivolano sul pendio
fiocchi di cenere
e lingue di magma scuro
inghiottono il cespuglio
con aria
cupa e minacciosa
boati e rimbombi
s'alternano a botti
d'inaudita violenza
e sussulta il suolo
attorno
mentre una pioggia grigia
attacca le narici
e mozza il fiato coprendo
di uno scialle tetro
ogni umile cosa
traccianti rossi percorrono
il cielo scuro della notte
e cade l'inferno
senza scampo
anche i pali e i tralicci
gridano di dolore
feriti a morte
dal lento avanzare
di pietrosi ruscelli
incandescenti
e tutto attorno
domina il silenzio
stasera è lui a recitare
l'imponente canto
che gorgoglia nelle valli
assetate di sulfurei
orgasmi antichi
noi, piccole cose,
facendo indietro il passo
muti osserviamo
così tanto ardire
dimenticando
per un attimo
le ben più gravi ferite
che al pianeta
giorno dopo giorno
abbiamo
assai meglio
inferto
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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