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Graffio il foglio tracciando curve
con la china che spande e macchia
il bianco inviolato del tuo fresco ricordo,
sgorbi apparenti incidono il tuo volto
mentre il corpo sinuoso si svela sulla carta rugosa
macchie slavate via, dunque,
disciolte dalla comprensione
e quasi nulla ne resta
perché grande è il volere
d'amare, capire e perdonare
le ombre e le luci prendono sostanza,
staccandosi dal foglio
come ologrammi tremolanti d'emozione
la mia mano
sempre più decisa
volteggia rapace sopra la carta
prima di calarsi per tracciare
un nuovo indelebile ultimo dettaglio
ed infine straccio in mille pezzi,
e cancello ogni ricordo
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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