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Forse bisogna toccare
il fondo della disperazione
per pentirsi d'avere soffocato
scioccamente
una ventata d'amore
Non ci sono ragioni
non ci sono perché sufficienti
a far tacere il lamento del cuore
E' tutto così assurdo
crudele e fortemente ingiusto
patire le pene d'inferno
senza avere commesso delitti
Com'è possibile
che non vi sia soluzione,
una strada non ancora trovata,
un'idea o un compromesso?
Volersi bene è dunque
un così atroce reato?
E come si uccide un amore?
Con quali armi si sopprime
il bisogno di te,
il tuo sorriso, le carezze,
e l'abbraccio sincero?
Ho provato a infangare
il tuo ricordo
ma è risorto
più lindo che mai
Ho provato a distrarmi
con mille sciocchezze
ma tu sei presente
in un silenzio che urla
E ti sento, oh se ti sento!
Sempre dentro di me.
E la mia strada solitaria
è un rettilineo senza meta.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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