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Odo un tamburo battuto
da un pescatore sul mare
Vedo un tramonto di fuoco
d'un sole ormai spento
Immergo le mani nella
rena pestata da tutti
Respiro tristezze e colori
disteso su una spiaggia deserta
Mentre penso a tante cose
e m'accorgo d'essere nulla
(1962, la mia prima poesia in ricordo
di una pesca al tramonto sulla costa di Sabaudia
con tamburo battente per raggruppare i pesci,
mentre io ero in servizio militare)
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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