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...come granelli di polvere
perennemente spazzati dal vento del tempo
che tintinnano nell’aria componendo
il mio inutile nome
...come onde di sabbia
che correnti marine aggregano e separano
formando di volta in volta
nuovi rivoli di cultura e linguaggi
...ridotte in pioggia che inonda le valli
per formare laghi d'immense speranze
che gli assetati di fede
sorseggiano in un delirio d’illusioni
...condensate in gocce di miele
da spalmare sui corpi in fragili giochi
d’amore e piaceri inventati
...lucide e scintillanti
per sedurre l’ingenuità
e trascinare le folle
verso mete prescelte
...di fuoco, per alimentare l’odio, l’invidia,
la vendetta e le smanie dei prepotenti
...che come lingue di lava invadono
gli avidi terreni della povertà e ignoranza
...a guisa di pugnali di ghiaccio
che fendono l’aria del tradimento
affondando nei cuori ingenui
dell’amicizia
...trasformate in piccoli sgorbi insignificanti
che imbrattano lenzuoli di carta
raccontando tutte le menzogne
e sozzure dell’uomo
...nere di pece per commemorare ricordi
indelebili dei tormenti del passato
...asettiche che in tono suadente
t’illudono sui tuoi giorni restanti
alimentando le tue vane speranze di guarigione
...scolpite nell'austero marmo
per trattenere all’infinito
il tuo inutile breve effimero passaggio
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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parole chiamano altre parole
fino a fondersi
e confondersi
in un mulinello
di lettere
che ruotano al vento
A volte nude
di significato...
raramente vestite
di profondi e sinceri
sentimenti
Parole segrete o criptate
da decifrare per estrarne
il senso nascosto
e non sempre è facile
distinguere e capire...
parole che anziché spiegare
confondono
parole che solo in apparenza
fendono e offendono
più di lame d'acciaio
parole che ti sputo in faccia
per dare più forza
a ciò che tu sei per me
parole che separano
emozioni inventate,
da emozioni vere
negate
parole dette per gioco
o per inganno,
contro parole sgorgate
dall'anima
Parole che rievocano nomi
di persone amate
o lontane o riassorbite
nel nulla della folla anonima
parole odorose
di basilico e gelsomino
latte versato sul fuoco
caldarroste e boschi d'autunno
o profumate
col sapore della tua pelle
Parole imbrattanti
muri e carrozze,
unico grido di dolore
di chi non sa trarre
altre gioie di vita
Parole false o retoriche
trite e ritrite
consunte dall'uso
spropositato
delle stupide mode
Parole eccitanti
ammiccanti, stimolanti
impertinenti, voluttuose
peccaminose o volgari
per rituali e
fantasie d'amore
parole che esprimono sogni,
o che raccontano
indimenticabili
ore vissute
parole urlate
nell'illusione di
dare loro più peso
parole sussurrate
che non passano il timpano,
ma s'impadroniscono
del cuore
ove restano
per sempre
parole dipinte
ora d'odio
ora d'amore
con gli stessi colori
antiche parole
che riaffiorano
dalle remote pieghe
della mente,
all'improvviso,
facendoti piombare
in una scena
di pochi mesi
o di molti anni or sono
parole sottili e sibilanti
che schizzano veleni
gelosie invidie disprezzo
...inutilmente
parole che descrivono
vita vissuta
o vite sognate
parole calde, che esprimono
allegria e spensieratezza,
parole fredde, per la
tristezza e nostalgia,
tutte tradotte in canzoni
per ogni stagione
parole scritte con
inchiostro bianco
per chi sa leggere
anche il più impercettibile graffio
che ricama la carta
...perchè anche in un libro bianco
si possono sempre lasciare
-involontariamente-
profondi indelebili segni
Parole che ti abbracciano
e basta.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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