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Così, sospeso, tra un passato di castelli incantati
lassù oltre il ponte levatoio
dove corrono i fanciulli tra covoni di fieno
lavatoi e balconate, scale, spioncini e torri d'avorio.
Tintinnano le spade dei giovani guerrieri
che affilano il coraggio per dare la giusta stoccata.
Cianciano le comari coprendosi la bocca
per non destare sospetti sui loro pettegolezzi.
Si specchiano le promesse spose
sognando bianchi destrieri sfilanti nel vento
pronti a strapparle dal loro destino segnato.
Così, sospeso, verso un futuro di superstrade
snodate che svettano tra grattacieli argentati,
reggendo flussi continui di bolidi automatizzati.
Sotto l'acuto sguardo implacabile
di mille e mille telecamere,
scorrono i destini di automi conformizzati
che ubbidiscono disciplinati
agli ordini ed alle mode dei grandi Maestri.
Così, sospeso, in un presente che nulla è
né dell'uno né dell'altro mondo
osservo dall'alto lo scivolare dei giorni
in un purgatorio di emozioni e fastidi
senza sapere ove planare
per ripiegare le ali ormai stanche.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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