Ascolta la poesia letta dall'autore
La luce delle sette stamane
non m'offende
come suol fare dai legni di persiane
La luce delle sette perchè tarda sì tanto?
coperta da nuvole pesanti
trattiene nel tepore di notte il pianto?
Inconsueto il silenzio tutt'attorno
pressa ancor più d'ansia
nel mio invocare il nuovo giorno
La luce delle sette perchè mai ha disertato
l'appuntamento solenne
al quale giammai avea mancato?
E s'avesse deciso di mai più venire?
sarebbe forse questa
la fine del mio breve tempo scandire?
Se tutto fosse svanito come d'incanto:
luci, brezze, strade e rumori
e tutte le umane genti che ho amato tanto
Che ne sarebbe di me nell'universo
se io solo restassi
in un'eternità... eternamente perso?
Autore: Enrico Riccardo Spelta
Torna all'indice poesie Spelta