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A te che osservavi ogni mia piccola mossa,
sempre pronto al gioco,
al bocconcino da prendere al volo,
alla carezza ed alla eccitante passeggiata.
Mi hai comandato per anni ed io, obbediente,
ti ho assecondato dandoti tutto ciò che potevo,
col piacere d'esserti utile amico,
d'allietarti, curarti, darti affetto,
proteggerti anche verso pericoli a te sconosciuti.
Carezze, corse nei prati in cerca di improbabili prede,
lauti pasti preparati con amore
e bocconcini preziosi strappati alla mia tavola.
Quanto sono stato fiero di te,
così onesto, educato, rispettoso delle mie regole,
dolce e obbediente nelle mura domestiche
e così intraprendente e indipendente
nei boschi e giù al lago.
Ora la mia mano accarezza lentamente
un corpo ormai spento, pelle ed ossa,
devastato da malattia che ti ha fatto
rapidamente precipitare verso il nulla.
Crudele natura che non rispetta
i più puri sentimenti d'affetto.
Destino segnato.
Presto solo un ricordo,
ma che resterà per sempre nel mio cuore.
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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