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Il principe
avvolto nel suo mantello nero
immobile
sul suo destriero
silente ascolta
pergiorni e giorni
attento tra i brusii
della folla
a catturare
quell'unica voce
sottile
mentre scioglie
le sue storie
dolori antichi
d'altri tempi
sono evocati
ma ferite
sempre fresche
su quel volto
di madonna
sorridente
fascino irresistibile
che lentamente
s'innesta
nel fragile cuore
del guerriero
conferme d'altri incontri fugaci
all'ombra
di notti stellate
la conoscenza
affonda
affonda sempre più
il richiamo
si fa solenne
e ingovernabile
il desiderio
improrogabile
si trasforma
in un primo
timido abbraccio
il segnale è lanciato
ora l'ansia
stringe la gola
non è più tempo
d'attesa
la scelta è fatta
ci sarà pure un luogo
predestinato
ad un primo incontro
solitario?
lei esita un poco
al pressante invito
sa che il rischio l'attende
del precipizio
senza fine
ma la sua corazza
è forte
temprata da altre lotte
e allora
senza ulteriore indugio
si getta nella mischia
sicura d'uscirne
indenne
il principe l'accoglie
nel suo lucido mantello
e la conforta
irradiando il suo calore
e la sorprende
con la sua inattesa
fragilità d'adolescente
e la stordisce
col fuoco di passioni ardenti
solo allora lei sente
montare la paura
e tenta inutilmente
d'allentare
la sua stretta
e fuggir via
ma il possente richiamo
la fa desistere ancora
e ancora
impotente, allora
s'abbandona
al suo destino che ora
non si palesa più
minaccioso
e come tortorella
lieta e fiduciosa
or s'acquieta
e gli sorride
in grembo
alle sue grandi mani
...e per sempre
gli affida il suo sospiro
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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