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Questo sito
è la cattedrale
della mia immonda vanità
d'esporre canti e versi
che spesso in verità
del poeta non hanno
che umili pretese
e a volte sono altri
ad aiutarmi
con lamenti e sfoghi,
che io poi metto in piazza,
come panni al sole stesi
diverse le donne
e tutte sconosciute
accomunate da unici tormenti,
che mi onoro d'ospitar
coi loro versi e d'abbellire
con semplici figure
e dolci suoni
ma non lasciatevi ingannare
dalle apparenze,
cadendo in grossolane esche,
buone per gonzi e sprovveduti,
non sono a me dirette
le loro voci fresche e i lor saluti!
Da queste parti, a volte
passano viandanti
(o dovrei dir "webbanti"?)
distratti e frettolosi
che sostando
per un battito di ciglia,
osservano silenziosi
i quadri appesi
Sbirciano
nel mio negozio
privo di merci rare,
ma ricco di inviti al sogno
e profumate rose
Colgono acini d'uva
qua e là
e poi sen vanno
per viaggi senza meta,
lasciando labili
impronte di muschio
nei miei fondi
A volte fanno ritorno
e di questo ne son grato,
forse perchè qui scoprono
che l'aria è comunque
più tersa e pura,
nel mio prato
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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