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Cristalli di ghiaccio
percorrono le mie vene
fino al cuore
diramandosi in mille rivoli
di capillari gelati
bloccano il respiro
i pensieri di te
presenza così assente
e lontana
dai miei porti
tormente di ricordi
sibilano costantemente
trapassando i miei vestiti
e la pelle
lacerando muscoli e carni
mi chiedo cosa mi leghi a te
di così prepotente
e insostituibile
da serrarmi il fiato nei polmoni
dove nasce il desiderio
irresistibile
la frenesia e le ansie
per attese sempre infinite
del tuo abbraccio
che mi faccia rinascere
non ci unisce la vita
non ci legano le abitudini
non parliamo la stessa lingua
non amiamo le stesse cose
ma ci capiamo e ci adoriamo
perché?
uno sguardo all'orologio
l'orecchio teso a captare
lo squillo del telefono
un monitor sempre acceso
con quell'immagine di fondo
che ti chiama disperatamente
...inutilmente
tu lo sai
ma non mi senti
non puoi uscire dal tuo schema
hai una parte
assegnata in altri tempi
ed ora sempre più stretta
scioglieremo mai
i nostri lacci?
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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