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Delfino incontra Delfina
e le chiede di raccontarle
la sua storia
E' una storia lunga e triste
piena di vuoti del cuore
ribellioni e capricci
...racconta Delfina...
Ho navigato per mari diversi
ora molto freddi, ora appena tiepidi
perdendo spesso la rotta
finché un giorno non ho trovato
ciò che da sempre cercavo
Sembrava un angolo di paradiso
mi ci tuffai a capofitto
e per poco lo fu davvero, un paradiso
con quel tricheco baffuto
ma onde altissime e correnti impetuose
ben presto mi rigettarono;
contro gli scogli aguzzi
e il tricheco sparì dalla mia vista
richiamato dalla sua combattiva tricheca
e lì, sugli scogli, rimasi tramortita e ferita
convinta che non ci sono paradisi
in questo pianeta infame
ma solo menzogne e cose impossibili
Forse ti sbagli Delfina
i paradisi esistono eccome,
ma bisogna saperli trovare
dove meno te lo aspetti
e cercarli con gli occhi giusti
E tu che ne sai, che vivi nel Limbo
di quel mare morto da sempre?
Io lo so perché lo vedo nei tuoi occhi
il paradiso che ho sempre sognato
e se io vedo in te il paradiso
forse anche tu vedrai in me
un desiderio che si può realizzare
e così dicendo Delfino prese Delfina
e le fece strada oltre la porta
del freddo oceano del Nord
e le insegnò a nuotare allegramente,
a giocare tra i fiori dei fondali,
a sorridere anche di un nulla
e tutto questo durò
per un tempo interminabile,
...laggiù...
nei caldi e profondi mari del Sud
Autore: Enrico Riccardo Spelta
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