Mossero: e Betlehem, sotto l'osanna
de' cieli ed il fiorir dell'infinito,
dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l'accennò col dito
un Angelo: una stalla umile e nera,
donde gemeva un filo di vagito.
E d'un figlio dell'uomo era, ma era
quale l'agnello. Esso giacea nel fieno
del presepe, e sua madre una straniera
sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno
le apriva: e non aveva ella né due
assi: all'albergo alcun le disse: "E' pieno".
Nella capanna povera le sue
lagrime sorridea sopra il suo nato,
su cui fiatava un asino ed un bue.
Noi cercavamo. Quei che vive...entrato
disse Maath. Ed ella con un pio
dubbio: Il mio figlio vive per quel fiato...
- Quei che non muore... - Ed ella Il figlio mio
morrà (disse, e piangeva su l'agnello
suo tremebondo) in una croce...Dio
Rispose all'uomo l'Universo: E' quello!-
Felice giorno di Natale,
quando i piccoli con le gambine
che si agitano per l'impazienza,
e gli occhi accesi, spiano davanti
alle porte chiuse, dietro alle quali
si preparano luminose e fragranti
meraviglie, e stanno a guardare
coi visi intenti la mamma che
cuoce il pesce per la cena!
Con vecchie canzoni sulle fresche
labbra, trotterellano verso la nonna,
che sogna nell'alta poltrona davanti
al fuoco, per baciarle le mani piene
di rughe. Poi arriva anche il babbo.
Racconta di Gesù Bambino:
che gli è venuto incontro con i capelli
che sembrano d'oro e le mani piene
di meravigliose cose variopinte.
Fuori urla la bufera, una slitta
si ode tintinnare lontano e tutto
ciò è cosi pieno di mistero e
cosi grande e cosi giocondo che
non lo si può mai dimenticare.
Suonate, squillate,
campane beate
del Santo Natale!
E' tutta splendente
di luce divina
la stella d'Oriente.
Cammina, cammina,
s'appressano a frotte
cantando i pastori.
La gelida notte
è tutta splendori.
E chi sulle braccia
si reca un agnello,
e chi una focaccia,
un colmo cestello!
Anch'io, Gesù Bambino,
Gesù piccolino,
ti offro un bel dono:
il mio cuoricino.
Mamma, chi è che nella notte canta
questo canto divino?
Caro, è una mamma poveretta e santa,
che culla il suo bambino.
Mamma, m’è parso di sentire un suono come
di ciaramella…
Sono i pastori, mio piccino buono, che van dietro
alla stella.
Mamma, c’è un batter d’ali, un sussurrare di voci
intorno, intorno…
Sono Angeli scesi ad annunciare il benedetto
giorno.
Splendono i cuori degli uomini: è l’aurora del giorno
dell'Amore.
Il dolce di Natale più buono che ci sia
si prepara in famiglia, in pace e così sia!
Si prende una misura ben colma di pazienza,
di gentilezza un pugno, molta condiscendenza,
si aggiungono all'insieme comprensione e buon cuore,
si unisce un grosso pizzico di dolcissimo amore,
astuzia e tenerezza non possono mancare,
danno un tocco squisito, molto particolare,
e infine l'allegria in grande quantità,
si cuoce lentamente, una vera bontà.
Libri di Natale |
Un canto di Natale Dickens Charles, Zwerger Lisbeth, Nord-Sud |
Il primo natale. Un carosello
natalizio Pienkowski Jan, 2006, Emme Edizioni |
Regali di Natale con il riciclo Aldrovandi Barbara, 2008, Il Castello |
Natale. Piccola guida alla festa più
amata dell'anno De Pietri A.l, Giordano M.C. 2008, Astraea |
Sono in vena di farti gli auguri! Recital natalizio per bambini e ragazzi. Con CD Audio Goia Mauro, 2003, Elledici |
Natale. 20 canti natalizi per voci femminili
e pianoforte Sofianopulo Marco, 1980, Pizzicato |
I sermoni del ciclo natalizio Leone Magno (san), 1980, EDB |
Oltre il futuro. Perchè sia Natale Bello Antonio, 2008, La Meridiana |
Venticinque storie di Natale Bellemo Cristina, 2008, EMP |
La meraviglia del Natale Bruni V., Mancini Adelia, 2008, Meta (Treglio) |