pesco e ripesco
nella mia memoria
fantasmi e margherite
appesi all'amo
pescatrice senza tempo
di una età andata
ricordi appesi al filo
come alghe strappate
ancora vive e verdeggianti
rivoli d'acqua azzurra
splendono sotto il sole
posa uno sguardo
la bimba sullo scoglio
la bocca pronta al riso
mentre rotola sassolini
colorati lungo la scogliera
Riccioli bruni sulla fronte
scomposti, ridono
nella sua mano
che tenta di raccoglierli
All'orizzonte
raggi di fuoco
bruciano l'aria
il cielo terso
a guisa di ombrello
copre la volta
protegge e raccoglie
strade di luce
sull'oceano sconfinato
gabbiani planano
volteggiano
continuo la mia pesca
nel mare dell'anima
che non conservo più
regalo al mondo
che mi gira intorno
agli abissi profondi
che scorrono
silenziosi e sotterranei
paure antiche tornano a galla
a strattonarmi l'amo
lascio la canna al mare
la guardo perdersi
nel vortice d'acqua azzurro
i miei passi si alzano
e vanno lungo la scogliera
guardano oltre
gli occhi
saltano i fiordi
e si perdono
oltre l'orizzonte
alla ricerca
di nuovi spazi...
nuova luce...
nuove acque...
nuova terra...
Mondo magico
che mi vivi dentro
donna-bambina
che una vita di dolore
ha piegato
spezzato
resa stanca
frantumata
e ricomposta
in qualcosa di informe
senza sguardo...
senza voce...
senza braccia...
moncherini al vento
ti ho ritrovato
oltre questo tempo
questo inverno
e primavera
e una estate
che ancora non arriva
ascolto
la voce antica e flebile
di uno scacciapensieri
follia di un giorno
o di una vita
spesa
nel cesto
spiccioli sparsi
rimasti
patrimonio scarso
avanzi inesistenti
tintinnano sordi
testimoni
di generosità
e dispendi
“una monetina!”
grida a squarciagola
lo strillone
col pacco di giornali
lerci, strappati
grondanti di
notizie scontate
di scoop consumati
mentre dai flutti
ripesco la mia vita al volo
il mondo mi guarda
e mi sorride ancora
Torna all'indice Nicoletta