Es bueno, amor, sentirte - sonetto LXXXIII
Es bueno, amor, sentirte cerca de mà en la noche,
invisible en tu sueà±o, seriamente nocturna,
mientras yo desenredo mis preocupaciones
como si fueran redes confundidas.
Ausente, por los sueà±os, tu corazón navega,
pero tu cuerpo asà abandonado respira
buscà¡ndome sin verme, completando mi sueà±o
como una planta que se duplica en la sombra.
Erguida, serà¡s otra que vivirà¡ maà±ana,
pero de las fronteras perdidas en la noche,
de este ser y no ser en que nos encontramos
algo queda acercà¡ndonos en la luz de la vida
como si el sello de la sombra seà±alara
con fuego sus secretas criaturas.
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E' bello, amore, sentirti
E' bello, amore, sentirti vicino a me nella notte,
invisibile nel tuo sogno, veramente notturna,
mentre io districo le mie preoccupazioni
come fossero reti confuse.
Assente, per i sogni, il tuo cuore naviga,
ma il tuo corpo così abbandonato respira
cercandomi senza vedermi, completando il mio sogno
come una pianta che si duplica nell'ombra.
Sveglia, nella vita di domani, sarai un'altra
oltre la frontiera lasciata nella notte,
di quest'essere e non essere in cui ci troviamo
qualcosa di simile alla luce della vita
come se il sigillo delle tenebre marcasse
col fuoco le sue segrete creature.
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