Cuore! Lo dimenticheremo!
Tu ed io - questa notte!
Tu potrai dimenticare il calore che dava -
Io dimenticherò la luce!
Quando hai finito, ti prego di dirmelo -
Così che io possa subito incominciare!
Presto! perché mentre tu indugi
Io potrei ricordarlo!
Tardò finché lei cessò di sapere -
Tardò finché nella sua veste di neve
L'amoroso seno giacque
Un'ora dopo il fuggente respiro -
Solo un'ora più tardi della Morte.
Oh indugiante Ieri!
Avesse potuto immaginare quell'esito -
Avesse potuto un solo araldo di gioia
Scalare la collina lontana -
Non avesse avuto l'estasi un passo così lento.
Chissà se il volto che s'arrese
Non sarebbe ancora imbattuto?
Oh se ci fossero moribondi
Affatto dimenticati dalla Vittoria
Nel suo giro imperiale .
Mostrate loro questa mite e ornata creatura
Che non poté fermarsi per essere un re
Dubbiosa di essere incoronata!
E' la mia lettera al mondo
Che mai non scrisse a me
semplici annunzi che dà la Natura
Con tenera maestà.
Il suo messaggio è consegnato a mani
Per me invisibili.
Per amor suo, miei dolci compaesani,
Benignamente giudicatemi!
L'erba ha poco da fare,
Sfera d'umile verde,
Per allevare farfalle
E trastullare api.
Muoversi tutto il giorno
A melodie di brezza,
Tenere in grembo il sole
Ed inchinarsi a tutto.
Infilare rugiada
La notte come perle,
E farsi così bella
Da offuscare duchesse.
Quando muore, svanire
In odori divini
Come dormienti spezie
E amuleti di pino.
Ed abitando nei granai sovrani
I suoi giorni trascorrere nel sogno.
L'erba ha poco da fare
Ed io vorrei esser fieno!
O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!
Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.
Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi.