Sotto il salice avvinto dall'edera,
cerchiamo scampo all'intemperie.
Ci ripara le spalle un mantello,
intorno a te le mie braccia si avvincono.
Ma no. Le piante nel folto
non s'avvolgono d'edera, ma d'ebrietà.
Stendiamo, allora, questo mantello.
Essere donna è un gran passo,
fare impazzire, eroismo.
E io dinnanzi al miracolo di mani,
schiena, spalle e di un collo di donna
con devozione di servo
la vita tutta riverisco.
Ma per quanto la notte m'incateni
con un anello d'angoscia,
più forte è al mondo l'aspirazione ad evadere
e la passione attira alle rotture.
Nessuno sarà a casa
solo la sera. Il solo
giorno invernale nel vano trasparente
delle tende scostate.
Di palle di neve solo, umide, bianche
la rapida sfavillante traccia.
Soltanto tetti e neve e tranne
i tetti e la neve, nessuno.
E di nuovo ricamerà la brina,
e di nuovo mi prenderanno
la tristezza di un anno trascorso
e gli affanni di un altro inverno,
e di nuovo mi tormenteranno
per una colpa non ancora pagata,
e la finestra lungo la crociera
una fame di legno serrerà.
Ma per la tenda d'un tratto
scorrerà il brivido di un'irruzione .
Il silenzio coi passi misurando
tu entrerai, come il futuro.
Apparirai presso la porta,
vestita senza fronzoli, di qualcosa di bianco,
di qualcosa proprio di quei tessuti
di cui ricamano i fiocchi.
Leccherà il pianoforte la sua bava.
Ti svellerà, ti falcerà un delirio.
Dirai: o caro! Io dirò: no. All'oscuro
si uniranno le nostre bocche avide.
Gli accordi come pagine di libro
getteremo nel fuoco anno per anno.
Oh intelligenza magica fa un cenno.
Fallo e stupisci. Ormai tu sei libera.
Io non ti tengo. Ad altri va. Il tuo bene
ad altri reca. Werther fu già scritto.
Oggi odora anche l'etere di lutto.
Se apri una finestra, apri una vena.
In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.
Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare
effettuare scoperte.
Libri di Boris Pasternak |
Il dottor Zivago. Ediz. limitata. Con DVD Pasternak Boris, 2007, Feltrinelli |
Autobiografia Pasternak Boris, 2007, Feltrinelli |
Il salvacondotto Pasternak Boris, 1998, Passigli |
Boris Pasternak Fleishman Lazar, 1993, Il Mulino |
Borìs Leonidovic Pasternàk: l'idillio e la
rivoluzione Campa Riccardo, 2004, Il Mulino |
il caso Pasternak D'Angelo Sergio, 2006, Bietti-Società della Critica |
Opere narrative Pasternak Boris, 1994, Mondadori |
La nascita di un poeta. Boris Pasternak Silhankova Di Simplicio Dasa, 1990, Liguori |
La russia di Pasternak. Dal futurismo al Dottor Zivago 1999, Feltrinelli |
Il soffio della vita. Corrispondenza con Evgenjia (1921-1931) Pasternak Boris, 2001, Feltrinelli |
Il tempo della tirannia. Nabokov, Bulgakov, Pasternak,
Solzenicyn Serretti Daniele, 2000, Studium |