L'essere che si è compiva il niente
e riposava - ben meritava -;
ed ecco notte ebbe il giorno e anch'ei trovava,
l'uomo, compagna nell'amata assente.
Fiat umbra! Sgorgò il pensare umano.
E l'uovo universale alzò, svuotato,
dissostanziato, freddo, scolorato,
pieno di nebbia lieve, nella mano.
L'intero zero prendi, vuota sfera,
che guarderai, se puoi guardarlo, eretto.
Oggi che spalla è il dorso di te fiera,
portento del non essere perfetto,
offri, poeta, un canto di frontiera
al silenzio, all'oblio, alla morte eletto.
Era una notte d'estate.
Il balcone era aperto;
anche la porta di casa;
in casa la morte entrò.
Al suo letto
s'avvicina;
passando non mi guardò;
poi con dita delicate
qualcosa di tenue ruppe.
Taciturna,
senza sguardo,
la morte passò di nuovo
davanti a me. Che hai fatto?
La morte non mi rispose.
La mia bambina
tranquilla,
restò dolente il mio cuore.
Ahi, quel che ha rotto la morte
era un filo tra noi due!
C'era un bimbo che sognava
un cavallo di cartone.
Aprì gli occhi quel bimbo
ma non vide il cavallino.
Un bianco cavallino
il bimbo tornò a sognare:
l'afferrava per il crine...
Ora non mi scapperai!
Ma come l'ebbe afferrato,
il bimbo si risvegliò.
Teneva il pugno chiuso.
Restò il bimbo tutto serio
al pensar che non è vero
un cavallino sognato.
E mai più tornò a sognare.
Diventò giovane il bimbo
e diceva alla sua amata:
Tu sei sogno o realtà?
Quando il giovane fu vecchio
pensava: ma tutto è sogno,
il cavallino sognato
e il cavallino vero.
E quando venne la morte,
il vecchio domandava
al cuore: Anche tu sei sogno?
E chi sa se si svegliò?
Morire... Cadere, goccia
di mare, nel mare immenso?
O essere chi non fui mai:
privo dell’ombra e del sogno,
un solitario che avanza
senza una via, senza specchio?
Se io fossi un poeta
galante, canterei
agli occhi vostri un canto così puro
come sul marmo bianco l'acqua chiara.
E in una strofa d'acqua
tutto il canto direbbe:
"So già che non rispondono ai miei occhi,
che vedono e guardando nulla chiedono,
i vostri chiari; hanno i vostri occhi
la calma buona luce,
luce del mondo in fiore, che un mattino
ho visto dalle braccia di mia madre".
Libri di Antonio Machado |
Poesie: Soledades-Campos de castilla. Ediz. integrale Machado Antonio, 2007, Newton Compton |
La poesia di Antonio Machado. La parola nel tempo Rindone Salvatore, 2002, Il Lunario |
Soledades. Solitudini. Saudades. Poesie spagnole tradotte
da poeti italiani e portoghesi. Teto a fronte. Ediz.
trilingue Machado Antonio, 2001, Edizioni dell'Orso |
Unamuno, Machado, Montale. Tra simbolismo ed
esistenzialismo Fiocchi Luca D., 2001, Vita e Pensiero |
Per Antonio Machado. Tarde tranquila, Casi. Omaggio alla
poesia 1995, Bulzoni |