poesie e poeti italiani e straieri Anna Achmatova


LA PORTA SOCCHIUSA



Anna Achmatova - La porta socchiusa

La porta è socchiusa,
dolce respiro dei tigli...

Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.

Giallo cerchio del lume...

Tendo l’orecchio ai fruscii.

Perché sei andato via?

Non comprendo...

Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.

Questa vita è stupenda,
sii dunque saggio, cuore.

Tu sei prostrato, batti
più sordo, più a rilento...

Sai, ho letto
che le anime sono immortali.


ULTIMO BRINDISI



Anna Achmatova - L'ultimo brindisi

Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:

all’inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
1934


LA MUSA



Anna Achmatova - La musa

Quando la notte attendo il suo arrivo,
la vita sembra sia appesa a un filo.

Che cosa sono onori, libertà, giovinezza
di fronte all’ospite dolce
col flauto nella mano? Ed ecco è entrata.

Levato il velo, mi guarda attentamente.

Le chiedo: “Dettasti a Dante tu
le pagine dell’Inferno?” Risponde: “Io”.


E QUEL CUORE PIU' NON RISPONDERA'



Anna Achmatova - E quel cuore che più non risponderà

E quel cuore più non risponderà
alla mia voce, esultante e afflitto.

Tutto è finito... E il mio canto risuona
nella notte vuota, ove più tu non sei.
1956


LA SENTENZA



Anna Achmatova - La sentenza

E sul mio petto ancora vivo
piombò la parola di pietra.

Non fa nulla, vi ero pronta,
in qualche modo ne verrò a capo.

Oggi ho da fare molte cose:
occorre sino in fondo uccidere la memoria,
occorre che l’anima impietrisca,
occorre imparare di nuovo a vivere.

Se no... Oltre la finestra
l’ardente fremito dell’estate, come una festa.

Da tempo lo presentivo:
un giorno radioso e la casa deserta


ERA GELOSO TENERO APPASSIONATO



Anna Achmatova _ Era geloso tenero appassionato

Era geloso tenero appassionato,
mi amava come un sole divino,
ma perché non cantasse il passato
ha ucciso il mio uccello alburnino.

Entrando nella stanza al tramonto
-"Amami - disse - ridi, scrivi versi!"

E ho seppellito l'allegro uccello
oltre il pozzo tondo, al vecchio ontano.


Ho promesso che non avrei pianto,
ma il cuore mi è diventato di pietra
e ovunque mi sembra di udire
la sua dolce canzone.

(Autunno del 1914)




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Innamorarsi a Leningrado. Anna Achmàtova e Isaiah Berlin
Dalos György, 2007, Donzelli
Anna di tutte le Russie. La vita di Anna Achmatova
Feinstein Elaine, 2006, La Tartaruga
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Achmatova Anna, 2007, Passigli
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Achmatova Anna, 2005, Archinto
Le parole della religione come metafora del mondo. Osservazioni sulla poetica achmatoviana
Baselica Giulia, 2005, Campanotto
Taccuini (1958-1966). Testo in lingua originale
Achmatova Anna, 1997, Einaudi
Amedeo Modigliani e altri scritti
Achmatova Anna, 2004, SE
Materiali per una edizione critica di «Poèma bez gerojà» di Anna Achmatova
Riccio Carlo, 1996, Ist. Editoriali e Poligrafici
Io sono la vostra voce...
Achmatova Anna, 1995, Studio Tesi
La corsa del tempo. Liriche e poemi
Achmatova Anna, 1992, Einaudi
Anna Achmatova (1889-1966). Atti del Convegno nel centenario della nascita (Torino, Villa Gualino, 12-13 dicembre 1989)
1992, Edizioni dell'Orso
Incontri con Anna Achmatova (1938-1941)
Cukovskaja Lidija, 1990, Adelphi
Poema senza eroe
Achmatova Anna, Einaudi