Una notte vicino alla sua casa
e dal balcone aperto nella mite
notte del Sud, la donna che m'apparve
golosa di risucchio come un'acqua
gelata. E non avrà mai volto,
sale la gola chiara, scende al buio
degli occhi avidamente salda.
A bocca aperta nella pioggia, un nero
grappolo le lasciava goccia a goccia
sapore di città disse di vento.
Eterna sera agli alberi fuggiti
nel silenzio: la strada fredda accora
i morti in terra verde: di svaniti
suoni nell'aria armoniosa odora
vento dorato il mare dei cipressi.
Calma specchiata di monti la sera
immagina giardini nei recessi
tristi dell'acqua: erbosa primavera
stringe la terra in uno scoglio vivo.
Cade nel sonno docile la pena
dei monti addormentati sulla riva:
sopra la pace luminosa arena.
Nella memoria li depone il bianco
vento del mare: ad alba solitaria
passano in sogno a non toccarsi: banco
del mattino la ghiaia fredda d'aria.
Questa verde serata ancora nuova
e la luna che sfiora calma il giorno
oltre la luce aperto con le rondini
daranno pace e fiume alla campagna
ed agli esuli morti un altro amore;
ci rimpiange monotono quel grido
brullo che spinge già l'inverno, è solo
l' uomo che porta la città lontano
e nei treni che spuntano, e nell' ora
fonda che annotta, sperano le donne
ai freddi affissi d' un teatro, cuore
logoro nome che patimmo un giorno.
La sera amorosa
ha raccolto le logge
per farle salpare
le case tranquille
sognanti la rosa
vaghezza dei poggi
discendono al mare
in isole, in ville
accanto alle chiese.
Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l'ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni libertà s'accenda
di speranze di poveri di cielo,
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un'ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
"Com'è bella la notte e com'è buona
ad amarci così con l'aria in piena
fin dentro al sonno". Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgente a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l'alba.
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