Alda Merini foto e poesie


E POI FATE L'AMORE



Alda Merini - E poi fate l amore

E poi fate l'amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.

Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po' sbiadita.

Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po'
che non lo erano più.

Ecco,
fate l'amore e non vergognatevi,
perché l'amore è arte,
e voi i capolavori.



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TU NON SAI



Alda Merini - Tu non sai


Tu non sai:
ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
e tu non crederesti mai che di notte
gli alberi camminano o diventano sogni.

Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.

Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.

Te l'ho già detto:
i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.


IO SONO FOLLE, FOLLE...



Alda Merini - Io sono Folle, folle

Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.

Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.


CANZONE DELL'UOMO INFEDELE



Alda Merini - Il mio uomo

Il mio uomo è uguale al Signore
il mio uomo è uguale agli dèi
se lui mi tocca
io mi sento una donna
e mi sento l’acqua che scorre
nei lecci della vita.

Il mio uomo è un purosangue che corre
mentre io cavallerizza da nulla
sto immobile a terra

il mio uomo è una chitarra felice
e io sono la sua canzone
ma lui non mi canta mai
perché?
Aspetto che la chitarra si rompa
per vivere...

Il mio uomo è un uomo crudele
il mio uomo è la mia preghiera
è uguale a Savonarola

ma il mio uomo tocca altri inguini ed altri capelli
è generoso con le fanciulle dorate
e lascia me povera
di vecchiezza e di vita a morire per lui.

Il mio uomo se si denuda
ha il petto villoso come le aquile
ma un rostro che ferisce a fondo


e punisce i pentimenti d’amore
allora io gli mostro le mie carni ferite
e maledico la sorte,

ma se il mio uomo sorride
io torno a fiorire e divento una bianca luna
che si specchia nel mare.


O IL VELEGGIARE DEL TUO CALDO PENSIERO



Alda Merini - O il veleggiare

O il veleggiare del tuo caldo pensiero
sopra la mia parola
e il tuo dormire selvaggio
accanto al mio seno vivo;

o l’adombrarsi della primavera
quando cade il suono del seme
sulla terra feconda di parola.

Così tu sei l'esempio
del sole mio.



Alda Merini biografia

Biografia di Alda Merini Poesie

Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931 e la sua famiglia è composta dal padre, funzionario delle Assicurazioni Generali Venezia, dalla madre casalinga, da una sorella maggiore e un fratello minore.

Compie gli studi superiori all'Istituto Professionale Laura Solera Mantegazza e, contemporaneamente, si dedica allo studio del pianoforte.

Inizia a comporre le prime liriche a quindici anni e il primo, autentico incontro con il mondo letterario avviene l'anno successivo, quando con l'aiuto di un'amica, sottopone alcune delle sue poesie a Angelo Romanò che, a sua volta, le fa leggere a Giacinto Spagnoletti, critico letterario, poeta e romanziere tuttora considerato il primo scopritore della poetessa.

Nel 1947 Alda Merini inizia a frequentare la casa di Spagnoletti, dove conosce, fra gli altri, Giorgio Manganelli che fu un vero maestro di stile per lei, oltre che suo primo grande amore che visse con lei il manifestarsi dei primi sintomi di quella che sarà una lunga malattia.

La poetessa in erba viene internata per un mese nella clinica Villa Turro, periodo di confronto dei due giovani innamorati con tragedia della malattia mentale e della follia, che diventerà uno degli elementi base della prima opera di Manganelli "Hilarotragoedia".

Nel 1950 Spagnoletti pubblica nell'antologia "Poesia italiana contemporanea 1909-1949" le due liriche Il gobbo e Luce, liriche che con altri due componimenti, vengono incluse da Vanni Scheiwiller nel volume "Poetesse del Novecento", su consiglio di Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani.

Queste prime liriche presentano già i motivi ricorrenti nella poetica di Alda Merini: l'intreccio di temi erotici e mistici, di luce e di ombra.

Alda Merini al pianoforte Dopo la partenza di Manganelli da Milano, nel periodo che va dal '50 al '53, Alda frequenta Salvatore Quasimodo, al quale dedica le "Due poesie per Q", nelle quali lo chiama "padre".

Nel 1953 Alda Merini sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie a Milano. Nello stesso anno esce la prima raccolta poetica "La presenza di Orfeo", con una prefazione di Spagnoletti, opera ben accolta dalla critica.
La presenza di Orfeo, seguita nel '55 da Paura di Dio e Nozze romane.

Nel 1955 nasce la prima figlia; al pediatra della bambina, Pietro, è dedicata la raccolta "Tu sei Pietro", edita nel '61 da Scheiwiller, sempre nel 1955 pubblica "Paura di Dio" e "Nozze romane".

Segue un silenzio durato vent'anni, Alda Merini viene internata stabilmente nel manicomio Paolo Pini, con periodi di lucidità e periodi di follia; durante i periodi durante i quali ritorna in famiglia nascono altre tre figlie.

Nel 1979 il silenzio, dovuto alla malattia, è finalmente rotto e la Merini inizia a lavorare su quello che è considerato il suo capolavoro: "La Terra Santa", vincitrice del Premio Librex Guggenheim Montale nel '93.

Le quattro raccolte di versi sono state riunite con il titolo "La presenza di Orfeo" da Secheiwiller nel 1993.
"La Terra Santa" di Alda Merini propone una poetica legata alla della terribile esperienza in manicomio.

Nel 1981 muore il marito Ettore Carniti; rimasta sola, la poetessa inizia un'amicizia a distanza con l'anziano poeta tarantino Michele Pierri.


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L'intesa fra i due si fa sempre più forte, malgrado i trent'anni e la distanza che li separano.

Nell'83 dedica al poeta e alla memoria del padre, la raccolta "Rime petrose", le liriche "Per Michele Pierri" e "Le satire della Ripa"; nello stesso anno i due si sposano e la Merini si trasferisce a Taranto, dove rimarrà per tre anni.

Il marito, medico, prima di dedicarsi alla poesia, si prende cura di lei e Alda Merini continua a scrivere poesie inserite nella raccolta "La gazza ladra", il suo primo testo in prosa "L'altra verità. Diario di una diversa", dove viene descritta in una prosa dal forte accento lirico, la sua esperienza nel viaggio della follia.

Purtroppo il demone della follia ritorna e la sfortunata donna sperimenta le torture dell'ospedale psichiatrico di Taranto.

Foto di Alda Merini Nell'86 fa ritorno a Milano e riprende a frequentare gli amici di un tempo. Ricomincia a scrivere con continuità, poesia e prosa come "Delirio amoroso", scritto nell'89, e "Il tormento delle figure", del '90, "Ipotenusa d'amore", "La palude di Manganelli o il monarca del re" e "Un'anima indocile", testi misti di prosa e poesia nei quali la memoria diventa evocazione struggente e drammatica.

La raccolta di liriche "Poesia", vince il Premio Viareggio nel 1996 e, lo stesso anno, Alda Merini viene proposta per il Premio Nobel per la Letteratura dall'Académie franà§aise.

Nel 1997 le viene assegnato il Premio Procida - Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia, nel 2002 esce "Magnificat" che le vale il Premio Dessì per la Poesia.

La poetessa Alda Merini muore di tumore osseo a Milano il 1° Novembre 2009 e le vengono attribuiti i funerali di stato.



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6 offerta ibs Libri di Alda Merini

Padre mio
Merini Alda, 2009, Frassinelli)
Alda Merini, l'«io» in scena
Alunni Roberta, 2009, Società Editrice Fiorentina
La scopata di Manganelli
Merini Alda, 2009, Acquaviva
Poesia e follia. Alda Merini e la follia della poesia
Di Bennardo Filippo G., 2009, Edibom Edizioni Letterarie
Il multiforme universo della poesia di Alda Merini. Temi e figure
Dipace Silvia, 2008, Prospettiva Editrice
Lettere al dottor G.
Merini Alda, 2008, Frassinelli
Mistica d'amore
Merini Alda, 2008, Frassinelli
Antenate bestie da manicomio
Merini Alda, 2008, Manni
La volpe e il sipario
Merini Alda, 2008, Rizzoli
L'innomorato. Poesie
Merini Alda, 2008, Acquaviva
Sonetti d'amore e angeliche pene
Merini Alda, 2008, LietoColle
Quasimodo
Merini Alda, 2008, Acquaviva
Poesia come profezia. Una lettura di Alda Merini
Saletti Chiara, 2008, Effatà
La nera novella
Merini Alda, 2007, Rizzoli
Francesco. Canto di una creatura
Merini Alda, 2007, Frassinelli
Canto Milano
Merini Alda, 2007, Manni
L'altra verità. Diario di una diversa
Merini Alda, 2007, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
La magia delle mani
Merini Alda, 2007, La Vita Felice
Un amore. Racconto
Merini Alda, 2007, Acquaviva
Ho peccato anche di felicità
Merini Alda, 2007, Acquaviva
Alda Merini. Colpe d'immagini. Vita di un poeta nelle fotografie nelle fotografie di Giuliano Grittini
2007, Rizzoli
La famosa altra verità
Merini Alda, 2006, Acquaviva
Cantico dei Vangeli
Merini Alda, 2006, Frassinelli
Canzone dell'ultimo amore
Merini Alda, 2006, Acquaviva
Alda & io
Merini Alda, Scia Sabatino, 2006, Graus Editore
Uomini miei
Merini Alda, 2005, Frassinelli
Lettere di Pasolini
Merini Alda, 2006, Acquaviva
Fiore di poesia 1951-1997
Merini Alda, 2005, Einaudi
La presenza di Orfeo-La Terra Santa
Merini Alda, 2005, Libri Scheiwiller
Il tavor
Merini Alda, 2005, Acquaviva