Biografia e vita di Ugo Attardi (1923-2006)
Ugo Attardi, pittore, scultore, incisore e scrittore italiano, nasce a Sori (Genova) il 12 marzo 1923
da genitori siciliani, che l'anno dopo la sua nascita si trasferiscono a Palermo dove dopo la scuola primaria si iscrive al Liceo Artistico.
Nel 1945, dopo essersi iscritto alla Facoltà di Architettura che non frequenterà a causa della guerra, si trasferisce a Roma dove comincia a
dipingere e due anni dopo è, con altri giovani artisti, tra i fondatori del gruppo
Forma 1 e firmatario del
Manifesto dell'astrattismo.
I primi lavori di Ugo Attardi, di ispirazione astratta e neocubista vengono esposti allo Studio d'Arte Moderna, alla Galleria Art Club e
partecipa alla V Quadriennale di Roma (1948).
Negli anni Cinquanta lo stile del pittore si evolve verso un
realismo dai forti accenti
espressionistici
alla
Francis Bacon,
partecipando attivamente alle Biennali di Venezia ed alle quadriennali di Roma con crescente successo.
Nel 1956, dopo aver tiene una personale alla Galleria La Tartaruga di Roma, dedica parte del suo tempo alle incisioni e, due anni più tardi a
conferma del suo impegno politico, inizia la collaborazione con il giornale di politica e cultura
Città Aperta.
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Negli anni Sessanta, nonostante gli impegni familiari (dal suo matrimonio con Elena Giaconia, sono nati due figli: una femmina Aura nel 1950
ed un maschio Andrea nel 1958) partecipa attivamente alla vita artistico - culturale italiana come promotore del gruppo
Il Pro e il Contro, partecipa con il gruppo stesso a numerose mostre anche all'estero a Praga, Mosca, Los Angeles, Londra, Berlino,
Parigi, New York e Cuernavaca.
Il 1967 è l'anno del suo esordio come
scultore con l'opera
Donna che cura un
bambino ammalato e finisce il romanzo a sfondo autobiografico
L'Erede selvaggio che lo ha impegnato per tre anni.
Artista completo, Ugo Attardi continua a dipingere ed a esporre nelle Gallerie di Roma, mentre si affaccia ad altre forme artistiche come la
preparazione di un Album dal titolo
Questo matto mondo assassino che comprende
33 disegni,
il bassorilievo ligneo
Addio Che Guevara e lavora ai grandi gruppi scultorei
L'arrivo di Pizzarro che terminerà nel 1971.
Gli anni Settanta cominciano in bellezza con la pubblicazione del suo romanzo "
L'erede selvaggio",
illustrato con proprie incisioni e che l'anno dopo vincerà il premio Viareggio e proseguono a ritmo serrato
nella produzione di grandiosi gruppo di sculture in legno come
Cortes e la bellezza dell'Occidente ed
Il ritorno di Cristobal Colon che terminerà nel 1980.
Nei due decenni che precedono la sua morte, avvenuta a Roma il 20 luglio 2006, le esposizioni ed i riconoscimenti ai suoi lavori vecchi e nuovi
non si contano.
Le opere firmate da Ugo Attardi, collocate nelle principali capitali europee, abbelliscono musei e piazze.
Solo per ricordarne alcuni: "
Il Vascello della Rivoluzione", del 1988 si
trova a Roma presso il palazzo dello Sport;
"Nelle Americhe", del 2002 a
Buenos Aires;
"Ulisse" del 1997 si trova a New York;
"Il Cristo"
del 2002 è entrato a far parte dei
Musei Vaticani mentre una scultura
raffigurante
Enea è stata donata al popolo maltese e collocata all'entrata del porto della Valletta.
La città di Messina ha organizzato una importante mostra,
la prima retrospettiva che prende in considerazione tutti gli ambiti
della produzione artistica di Attardi: pittura, scultura, grafica e,
naturalmente, letteratura e giornalismo dal titolo "L'erede selvaggio".(2011-2012).
"L'erede selvaggio" racconta dell'infanzia e della
formazione siciliana dell'artista siciliano di spirito, ma nato in Liguria.
Il peso di questa "sicilianità", intesa come eredità, stimolo culturale
e impegno sociale, si avverte in tutta la produzione di Attardi,
intellettuale e fine artista, che sa attraversare un secolo complesso
dell'arte italiana ed europea secondo un proprio originale percorso.