Indubbiamente come artista Raffaello Sanzio è tra i più abili e importanti autori di tutta la storia dell'arte mondiale.
Ma come uomo?
Raffaello è l'unico figlio di Giovanni Santi, pure lui illustre pittore e probabile maestro
del figlio e di Maria di Battista di Nicola Ciarla.
Famiglia benestante, madre amorevole. Il padre aveva preteso che il figlio fosse allattato
dalla madre, anziché da una balia, com'era abitudine in famiglie di un certo rango.
A otto anni, però, la madre muore e Raffaello ne subisce sicuramente un forte trauma, che lo
condizionerà in tutta la sua vita sia artistica che privata.
Trauma aggravato anche dalla prematura morte del padre che avvenne quando aveva appena undici anni.
In lui la scomparsa figura materna viene idealizzata al ruolo di Madonna, che dipingerà
infinite volte, ma rompendo gli schemi tradizionali per calarla, invece, in un contesto più
naturale, più umano, dando così una svolta storica al modo di rappresentare le figure umane nell'arte.
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In molte opere, infatti, la Madonna presenta atteggiamenti affettuosi verso il figlio,
totalmente naturali, pur rimanendo salva l'immagine idealizzata della santità religiosa.
Dall'amore materno all'amore per le donne il passo è breve.
Raffaello è una bella persona, piacente, simpatico e brillante in società.
Gli ci vuol poco a conquistare molti cuori femminili, ampliando così le sue esperienze
sentimentali e sessuali.
Ma sopra ad ogni relazione che possa avere avuto si colloca una figura che lo accompagnerà per
molti anni: la cosiddetta "fornarina", la sua musa-modella ispiratrice di molti ritratti.
In una versione biografica si dice che fosse una certa Margherita Luti, di modeste origini,
visto che il nome fa pensare al padre fornaio. Ma altra ipotesi, forse più credibile, propone
che il nome "fornarina" al tempo alludesse al forno come organo sessuale femminile, quindi di
fornarine possono essercene state svariate nella movimentata vita di Raffaello!
Il ritratto della fornarina è decisamente spinto e allusivo. Il seno nudo sorretto con la mano destra e la mano sinistra proprio lì posata sul ventre, quasi ad invitare verso quella direzione con quello sguardo ammiccante.
Raffaello fu a lungo spinto a sposarsi con una nobile di alto rango, che rifiutò ostinatamente per proseguire
con la sua relazione clandestina.
Sicuramente, però, nella sua vita professionale artistica i turbamenti amorosi non hanno avuto una grande influenza negativa, visto che Raffaello s'è mostrato abilissimo nello sviluppo delle sue espressioni artistiche così come nella gestione imprenditoriale della sua attività, arrivando a gestire un grande laboratorio con decine di aiutanti apprendisti, ma anche maestrid'arte.
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Una vera e propria fabbrica d'arte che sfornava opere a tutto spiano!
Infine bisogna sottolineare il grande successo ottenuto da Raffaello anche in forma di
venerazione e di leggendario parallelismo fatto addirittura tra lui e la figura Cristo.
Leggenda vuole che Raffaello fosse nato di venerdì santo (ma non sembra vero) mentre sicuramente morì di venerdì santo, come Cristo.
La morte di Raffaello, così prematura (37 anni) e rapida, non si sa bene da cosa sia dipesa.
Un'ipotesi maliziosa sostiene che sia morto durante un rapporto sessuale troppo intenso e prolungato.
Verrà sepolto con tutti gli onori riservati alle figure leggendarie nel Pantheon di Roma,
dove è stato inciso uno splendido epitaffio che dice:
"Qui giace Raffaello, dal quale la natura temette mentre era vivo d'essere vinta, ma ora che è morto teme di morire".
Dipinti su "Cristo e la Sacra Famiglia" di Raffaello Sanzio