Conosciuto anche come: Caravage, Michelangelo Merisi, Michelangelo da Caravaggio, Michelangelo Amerighi da Caravaggio,
Michel'Angelo da Caravaggio, Michelangelo da Caravaggio Morigi, Michiel Angelo di Caravajo, Michelangelo Merisi da Caravaccio,
Michelangelo Merisi da Caravach, Michelangelo Merisi da Caravaggi, Michel Angelo Caravaggio, Michelangelo Caravaggio, Michelangelo Merisi da
Caravagio, Michelangelo Merisi da Caravege, Michel Ange de Carravage Merisi, Michelangelo Merisi.
Dipendente di: Giuseppe Cesari (1568-1640).
Influenza su: Angelo Caroselli (1585-1652), Gerrit van Honthorst (1590-1656).
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, nasce a Caravaggio, (ma forse a Milano), il 29 Settembre 1571.
Per il talento dimostrato, a 13 anni viene mandato dalla famiglia a
Milano presso la bottega del pittore, già allievo del Tiziano, Simone
Peterzano, dove impara le tecniche del Realismo Lombardo e del
Rinascimento Veneto, rivelando anche il carattere forte e violento che
caratterizzerà le vicende della sua vita.
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Finito l'apprendistato, Caravaggio si trasferisce a Venezia
per studiare da vicino i grandi Maestri Veneti, Giorgione,Tiziano e Tintoretto e, verso i vent'anni si sposta a Roma dove accetta l'ordinazione di quadri
rappresentanti, secondo il gusto dell'epoca, fiori o frutta.
I nuovi introiti gli permettono di dedicarsi allo sviluppo della sua tecnica e del suo
repertorio; sono di questo periodo i ritratti di giovani presi dalla strada, messi in posa, accompagnati da
cesti di frutta, calici e oggetti di vetro.
Alcuni biografi del tempo insinuano che il viaggio a Roma fosse in effetti una fuga per sottrarsi alla giustizia
veneta dopo un omicidio commesso dal giovane pittore e dopo episodi di violenza compiuti a Milano.
Durante i primi anni di permanenza a Roma, Caravaggio, passa di bottega
in bottega: sono suoi maestri Lorenzo il Siciliano, Antiveduto
Grammatica, Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino, ma presto decide
di mettersi in proprio, anche perché era spesso in attrito con loro per
la sua condotta di vita piuttosto sregolata e citato spesso nelle
denunce per fatti di violenza nei quartieri più turbolenti della città.
Contrariamente alla pratica comune degli artisti contemporanei Caravaggio perfeziona la sua capacità di rappresentare gli oggetti così come sono
in realtà: la foglia secca, la mela bacata, senza cercare di abbellire o modificare colori ed aspetti della natura.
Nonostante il mito dell'artista bohemien che trae ispirazione dalla vita
di strada e dai fatti di sangue e di malaffare a cui è abituato,
Caravaggio trova il suo primo protettore nel cardinal Francesco Maria
Del Monte che, incantato dalla sua pittura, acquista alcuni dei suoi
quadri, lo prende a servizio trattandolo da amico, inserendolo in un
ambiente culturale molto più stimolante.
In questo periodo il pittore passa alla raffigurazione delle persone e
dipinge capolavori quali "Testa di Medusa", "San Giovanni Battista", "L'amore vittorioso", "Giuditta e Oloferne".
Con la "Vocazione di San Matteo" ha inizio la trama stilistica del Caravaggio, espressa nel
rapporto luce-ombra, che poi si svilupperà nelle opere successive.
Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso
sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.
I personaggi sono rappresentati con abiti del tempo; la luce, una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena è l'elemento che caratterizza l'intera opera.
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Ma il carattere rissoso e violento del Caravaggio lo porta fatalmente ad un
omicidio: durante una partita di pallacorda scoppia una rissa: il
pittore viene ferito, ma il suo rivale muore accoltellato.
Il tribunale romano lo condanna alla decapitazione, e Caravaggio fugge a Napoli,
ma nei dipinti dell'artista lombardo compaiono ossessivamente personaggi
giustiziati con la testa mozzata, ed il volto del condannato è il suo autoritratto.
Caravaggio vive tra il 1606 e il 1607 nella città di Napoli, lavorando a
"Le sette opere di Misericordia", conservata al Pio Monte di
Misericordia e "La flagellazione di Cristo", conservata al Museo di Capodimonte.
Nel 1608 Il pittore si trova a Malta dove viene nominato Cavaliere di Malta, situazione che vorrebbe
rappresentare la sua riabilitazione dopo la vita sregolata e la fuga dalla giustizia.
Qui, a Malta, esegue quella che è la sua tela più grande: la "Decollazione del Battista".
La scena è piuttosto spoglia, dipinta su una tela di 361 x 520 cm.
rappresenta un ambiente squallido, con colori spenti ed ampi spazi vuoti.
Arrestato per un duro litigio con un Cavaliere di rango superiore e
scoperta la condanna a morte che pende su di lui, Caravaggio viene rinchiuso nel carcere di Sant'Angelo a La Valletta, da dove riesce ad
evadere, mentre i Cavalieri di Malta espellono Caravaggio dall'Ordine con disonore: «Come membro fetido e putrido».
A Siracusa dove si rifugia, il pittore dipinge il "Seppellimento di
Santa Lucia", anche in questo caso, come nelle successive opere
realizzate a Messina: "La resurrezione di Lazzaro" e "l'Adorazione dei
pastori", si conferma la sua tendenza ad utilizzare tele di grandi dimensioni, lasciando significativi spazi vuoti.
Nel 1609 Caravaggio è di nuovo a Napoli dove viene ferito gravemente,
qui, perseguitato dalla visione della propria decapitazione, esegue opere come Davide che
mostra la testa mozzata di Golia e Salomè con la testa del Battista.
Nel 1610, sulla spiaggia di Port'Ercole, dove era in attesa di rientrare
a Roma per ricevere la grazia, scambiato per qualcun'altro, viene
arrestato e incarcerato per due giorni, perdendo così tutti i suoi averi.
Il 18 agosto del 1610, sulla stessa spiaggia, dove era tornato per
recuperare le sue cose, Caravaggio muore di " febbre maligna", come scrive il Bellori e non aveva ancora 39 anni.