Biografia e vita di Jacopo Bassano (1515 -1592)
Jacopo da Ponte, anche conosciuto come
Jacopo Bassano per la sua città natale, era da una famiglia di pittori.
La prima formazione artistica di Jacopo, avvenne col padre
Francesco da Ponte il Vecchio (1475 - 1539) che teneva una bottega da pittore a Bassano presso il ponte sul Brenta (da cui sembra derivi il cognome "da Ponte").
Un primo intervento del giovane Jacopo si può localizzare nel dipinto paterno
Presepio di Valstagna, dipinto
eseguito intorno al 1530, anno in cui, lasciata la bottega paterna, dove si dipingeva secondo i dettami della Scuola Veneta e del
Manierismo,
andò a Venezia alla scuola di
Bonifacio de' Pitati, dove rimase fino al 1535.
In questo ambiente artistico veneziano Jacopo Bassano, ha occasione di incontrare altri pittori ed impara a dipingere con
marcato realismo, addolcito da libere e morbide interpretazioni paesistiche, proprie del
Lorenzo
Lotto e di
Tiziano Vecellio.
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Dal 1540 il pittore, legato alla terra bassanese da un vincolo affettivo profondo, accetta cariche pubbliche a Bassano, dove sono documentate
partecipazioni a Confraternite e dove continua un'intensa attività pittorica.
Jacopo da Ponte rimase per tutta la vita a Bassano, spostandosi solo nei paesi circostanti per lavori su commissione.
Lo stile di Jacopo Bassano pur restando improntato al
Manierismo iniziale, sa rappresentare paesaggi ed animali con un uso indovinato della luce, che sottolinea una grande quantità di dettagli, come nei soggetti religiosi, dove anche le forme umane godono di questo piacere del pittore di dipingere tanti dettagli.
Nei dipinti più maturi, Bassano rivela il passaggio dagli eccessi manieristici ad un’arte che si fa più attenta alle forme visibili della
verità naturale, teso a condividere creativamente e, a volte anche ad anticipare, i modi pittorici di Venezia, mediante effetti cromatici e
luminosi in composizioni vivide, fantasiose e mai ripetitive.
Un esempio classico è il dipinto del giardino dell'Eden, dove Adamo ed Eva, sono ripresi con gli animali che riposano in primo piano ed
un ricco paesaggio montano come sfondo.
Anche i suoi figli seguirono la professione della famiglia, distinguendosi come
Francesco e
Leandro Bassano.
Secondo alcuni, l'opera di Jacopo Bassano meglio riuscita è l'
Ultima Cena presentato spesso
come un
capolavoro della pittura italiana del XVI secolo, paragonandolo per brillantezza e gamma di colori
il suo contemporaneo,
Tintoretto (1518 - 1594).