Biografia e vita di Domenico Morelli (1826 - 1901)
Domenico Morelli, nato a Napoli il 4 agosto 1826, è stato un artista e politico italiano; considerato uno dei più importanti pittori napoletani del Novecento, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura.
Iniziò a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1836, allievo dei pittori
Costanzo Angelini e di
Camillo Guerra, che lo educarono secondo i principi del più rigoroso e freddo stile accademico.
I suoi primi dipinti, risentendo dell'insegnamento ricevuto, sono di
soggetti storici, ma, dopo l'Accademia, Domenico Morelli è influenzato
dall'ideale romantico, con numerosi influssi medievali.
Dopo aver conosciuto altri pittori, anche stranieri, durante i suoi
viaggi di studio, il giovane pittore si lascia affascinare dal poeta
inglese Byron, iniziando il cammino artistico che lo renderanno celebre
presso i contemporanei, sviluppando una ricca tematica a soggetto letterario, religioso e simbolico.
Nel 1848 vince un concorso che gli permette di recarsi a studiare a Roma
dove, coinvolto nei moti del 1848 per l'indipendenza, fa l'esperienza del carcere.
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Nel 1855 partecipa, insieme a
Francesco Saverio
Altamura e
Serafino De Tivoli,
all'Esposizione Universale di Parigi e, di ritorno a Firenze, prende
parte ai dibattiti dei
macchiaioli sul
realismo
pittorico al Caffè Michelangiolo.
Dal contatto con i Macchiaioli e l'amicizia con i
pittori
Filippo e Giuseppe Palizzi, impara ad apprezzare
tutta la bellezza artistica del dipinto dal vero, che lo porta,
gradualmente, ad assumere uno stile meno accademico e più libero,
soprattutto nell'uso del colore, creando un suo stile personale che
unisce armoniosamente il
verismo ed
il
tardo-romanticismo a modelli
neoseicenteschi.
Nonostante il duro studio, a cui si sottopone Domenico Morelli, ed alle
opere di notevole formato e livello che produce, non riesce a farsi
notare che nel 1861, quando espone a Firenze "Gli Iconoclasti", un
dipinto del 1855 che, accogliendo tanti apprezzamenti e vivacizzando il
discorso artistico, vivo in quel periodo, gli merita il posto di insegnante.
Nei seguenti anni sessanta Morelli diventa, finalmente, uno tra i
pittori italiani più conosciuti, apprezzato per le eccezionali qualità
di colorista e gli effetti drammatici che riesce ad infondere nella sua pittura.
Nominato consulente del Museo di Capodimonte per le nuove acquisizioni
di opere, si trova tra gli esponenti della società meridionale che
lavorano in favore dell’ammodernamento delle istituzioni artistiche e della salvaguardia del patrimonio locale.
Nel 1868 Domenico Morelli ottiene la cattedra d'insegnamento
all'Accademia (dove aveva studiato); in questo periodo il suo interesse
si appunta principalmente sui temi religiosi, mistici e soprannaturali;
è di questo periodo uno dei suoi lavori più famosi, l'"Assunzione" del Palazzo Reale di Napoli.
Per questa sua religiosità, fu uno degli artisti che collaborarono alle
illustrazioni della Bibbia di Amsterdam (1895) e, dal 1899 sino alla
morte avvenuta a Napoli, 13 agosto 1901, fu direttore
dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nella Esposizione Internazionale di Venezia del 1901, venne raccolta la maggior parte delle sue opere, per mostrare al grande
pubblico quanto vi fosse di nuovo e di bello nei suoi quadri.