Biografia e vita di William Etty (1787 - 1849)
Insegnante di: William Collins (1788-1847) nel 1807.
William Etty, pittore inglese, nasce a York, il 10 marzo 1787.
Figlio di un mugnaio che si era stabilito in città con la famiglia aprendo una bottega da fornaio e alimentari, ha una scarsa istruzione,
come ai tempi veniva impartita al popolo, viene impiegato in una tipografia che non ha ancora dodici anni
Dopo i sette anni di apprendistato, allora in uso, ottenuto il "diploma" dal suo padrone, William Etty, desideroso di provare le
sue capacità nell'ambito artistico, si trasferisce a Londra, aiutato
dal fratello maggiore e da un ricco zio che si diletta d'arte.
A Londra dal 1806 il diciannovenne a iniziato il suo cammino d'artista copiando tutto quello che trovava e è proprio la copia di una
copia di "Amore e Psiche" con la quale ottiene di essere ammesso
all''Accademia di Belle Arti e nell'estate del 1807 ottenne dallo zio le cento ghinee necessarie per partecipare ad un corso privato di
Sir Thomas Lawrence, che era al massimo della sua carriera.
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I lavori di William Etty per alcuni anni sono evidentemente influenzati dal manierismo dei Lawrence, ma, anche se i progressi come pittore sono notevoli, non ottiene alcun successo.
Stretto fra nuovi pittori in ascesa, forse più bravi di lui, come Wilkie, Haydon, Collins e
John Constable,
i lavori di William Etty vengono regolarmente rifiutati dalle esposizioni dell'Accademia, fino al 1811 quando viene accettato il
suo "Telemaco che salva Antiope".
Nel 1816, dopo anni di perseverante lavoro per recuperare gli svantaggi della sua prima formazione, intraprende un viaggio in Italia per
approfondire la sua conoscenza dell'arte.
Il viaggio dura solo tre mesi e lo studente-pittore non riesce ad andare più a sud di Firenze e, tornato a Londra, continua a dipingere
in un'atmosfera di sfiducia e quasi di irrisione accusato dalla
stampa di "indecenza" per i nudi che affollano i suoi quadri.
Nel 1820 e 1821 due suoi quadri esposti alla Royal Academy, "Coral-finders" e "L'arrivo di Cleopatra in Cilicia",
ottengono molta attenzione e qualche parola di favore.
Nel 1822 riprende il viaggio in Italia, fermandosi a Parigi per copiare alcune opere al Louvre, dove sorprende gli altri pittori per la
rapidità e fedeltà di riproduzione, qualità che sorprende anche i colleghi romani quando copia le opere dei pittori del Rinascimento.
William Etty rimane impressionato dai grandi lavori di
Raffaello
e di
Michelangelo a Roma, ma alla fine
il luogo che trova più consono alla sua arte è Venezia che personalmente considera come la più grande città d'Arte in Italia.
Nel suo stile pittorico che ha molto più del Veneziano che di qualsiasi altra scuola italiana, Etty dipinse composizioni storiche,
mitologiche e nudi femminili, dimostrando una sensibilità al colore forte e caldo.
Tornato a Londra nel 1824 ha la sorpresa di trovare una nuova favorevole atmosfera e la carriera del pittore da quel momento prosegue nella fama
senza interruzioni: nominato socio della Royal Academy, quattro anni dopo è promosso alla piena dignità di Accademico.
Nel 1830 William Etty intraprende un nuovo viaggio d'arte attraverso il continente, ma sorpreso a Parigi da un'insurrezione, torna a casa più in fretta possibile.
Nel quarto decennio della sua vita il pittore prosegue, con zelo e senza sosta, nei suoi studi e nella produzione di nudi: già da giovanissimo
aveva scelto di diventare pittore perché, secondo lui, il nudo femminile era "l'opera più gloriosa di Dio" e la sua pittura voleva essere
la glorificazione di Dio.
Insegnante all'Accademia, aveva l'abitudine di lavorare con gli studenti, nonostante l'ostracismo di alcuni suoi colleghi accademici,
che pensava che lavorare alla pari con gli studenti fosse indegno.
Nel 1840, e di nuovo nel 1841, Etty intraprende un viaggio nei Paesi Bassi, per vedere Galleria opere d'arte di
Rubens nelle chiese e nelle gallerie pubbliche.
Due anni dopo, per raccogliere nuovo materiale per quello che lui chiamava "la sua ultima epica", il suo famoso ritratto di
Giovanna d'Arco, si reca in Francia, anche se questo lavoro, terminato nel 1848, si rivelerà un impegno troppo pesante per la sua età.
Giovanna d'Arco che rivela, oltre la passione dell'artista, anche la stanchezza e la decadenza del pittore, riscuoterà il prezzo più alto
di tutti i suoi migliori lavori.
Nell'ultimo anno della sua vita William Etty si è dedicato alla preparazione di una mostra personale dei suoi lavori.
Fra molte difficoltà e fatiche il pittore è riuscito a raccogliere dalle varie parti delle isole britanniche la maggioranza dei suoi quadri,
riempiendo, nell'estate del 1849, la grande sala impegnata a Londra.
Il 13 novembre di quello stesso anno William Etty morì, ricevendo, come omaggio alla sua arte, un funerale pubblico nella sua città natale.
William Etty occupa un posto sicuro tra gli artisti inglesi, anche se il suo disegno, spesso sbagliato, denuncia la mancanza di formazione scolastica,
viene riscattato dal sentimento e dalla abilità pittorica che ha pochi eguali.
Le sue qualità si rivelano in particolare nei numerosi studà® e bozzetti che ebbero notevole influsso su
J. E. Millais e G. F. Watts.