Biografia e vita di William Blake (1757-1827)
William Blake, pittore, incisore e poeta inglese, nasce a Londra il 28 novembre 1757 in una famiglia benestante composta da sei figli, due dei quali muoiono durante l’infanzia.
Il padre James Blake è commerciante e la madre Catherine si occupa della sua educazione perchè il figlio, che mostra un precoce talento per l’arte, non frequenta la scuola.
Giovinetto, frequenta lo studio dell’incisore James Basire, e comincia a realizzare delle incisioni copiando disegni di antiche rovine greche acquistati per lui dal padre, diventa un avido lettore, scegliendo autonomamente gli argomenti che lo interessano ed inizia ad avvicinarsi alla poesia; i suoi primi lavori lasciano trasparire la sua confidenza con le opere di Ben Jonson e Edmund Spense.
Nel 1778 viene iscritto alla Royal Academy con Stothard, Flaxman e Fà¼ssli un corso artistico della durata di sei anni, e nel 1780 un suo acquarello viene esposto al pubblico nelle sale della Royal Academy.
Il 18 agosto 1782, nonostante il parere contrario del padre, William Blake sposa Catherine Boucher, figlia ventenne di un fioraio ambulante.
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Grazie all’aiuto del marito Catherina impara a scrivere e leggere; non hanno figli ma vivranno un’unione molte felice e in seguito Catherine aiuterà il marito nelle varie fasi del suo lavoro come editore.
Non meno dotato come poeta che come artista, scrisse versi di vibrante passione, il cui ritmo può ricordare quello delle opere dell’epoca elisabettiana.
Nel 1789 pubblicò i Canti di innocenza (Songs of Innocence), uno dei tesori della letteratura inglese, e la prima di una serie di opere in cui egli stesso incise all’acquaforte parole e illustrazioni.
Nel 1795 eseguì più di cinquecento decorazioni all’acquerello per Le notti di Young.
Nel 1800 raggiunse il poeta Hayley a Felpham, nel Sussex, e compose i poemi epici Milton e Gerusalemme, che illustrò con incisioni, al suo ritorno a Londra, nel 1803.
Illustrò poi La tomba di Robert Blair e I pellegrini di Canterbury, episodio dei Racconti di Canterbury di Chaucer.
Verso il 1810 la sua fama si oscurò ed egli visse un periodo di miseria dolorosa.
Nel 1818 il pittore John Linnell gli chiese di illustrare il Libro di Giobbe e la Divina Commedia: Blake preparò un centinaio di disegni, la maggior parte dei quali, però, rimase allo stadio di abbozzo.
Rinnovatore della tradizionale illustrazione, con le sue figure allungate e con il suo particolare senso della pagina, nella quale l’illustrazione accompagna, orna e quasi penetra il testo, Blake creò fantastiche e visionarie rievocazioni di miti e storie bibliche.
Fu il più originale degli artisti inglesi che subirono l’ascendente del Fà¼ssli.
Sue stampe, anche isolate, si conservano nel British Museum, nella Tate Gallery di Londra, nel Museo di Boston.
Largamente sottovalutata mentre egli era in vita perché considerato pazzo per le sue idee stravaganti, attualmente è invece molto apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e per la visione filosofica che sta alla base del suo lavoro.
Negli ultimi anni Blake soffre di quelli che egli chiama “tremori improvvisi” e si ammala di itterizia.
La morte sopraggiunge il 12 agosto 1827, all’età di sessantanove anni.