Biografia e vita di Théodore Rousseau (1812 - 1867)
Pierre Etienne Theodore Rousseau, pittore francese, fondatore della scuola di Barbizon, nasce a Parigi, in Francia il 15 aprile 1812.
I suoi genitori, piuttosto agiati, notando l'interesse del piccolo Theodore per la natura e per l'arte, fanno del loro meglio per incoraggiarlo nelle sue inclinazioni e gli permettono di studiare pittura con lo zio, Pierre-Alexandre Pau de Saint Martin.
Giovanissimo, disegna e dipinge paesaggi nel bosco di Boulogne, vicino alla scuola e nella periferia parigina.
Nel 1826 Theodore Rousseau, che ha 14 anni, inizia a studiare seriamente disegno nello studio del pittore paesaggista
Jean Charles Joseph Remond.
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In seguito all’Ecole des Beaux-Arts, sarà allievo anche di
Guillon
- Lethiere, ma il pittore continuerà a sentirsi un autodidatta,
orgoglioso di aver imparato il mestiere dipingendo paesaggi dal vero o
copiando dal
Louvre i grandi maestri fiamminghi e francesi del Seicento.
Il suo pittore preferito ed ammirato è
John Constable dal quale
impara l'uso di una pennellata libera e morbida, rifiutando il chiaroscuro tradizionale dei suoi maestri accademici.
Nel 1829, dopo un insuccesso al Prix de Rome di paesaggio storico,
rinuncia a concorrere e dal 1830 viaggia in
Alvernia, una zona
centro-meridionale della Francia, ricca di valli, montagne imponenti,
pascoli che si perdono all’orizzonte e folte foreste, dove mette a punto
la tecnica e i canoni estetici che lo avrebbero distinto per tutta la
vita: pittura eseguita direttamente sul posto e non più al chiuso dello studio, cosa che
gli permette un perfetto realismo doppiamente legato ai temi scelti ed una tranquilla
rappresentazione del sentimento suggerito dal paesaggio rappresentato.
Nel 1831 una delle sue opere dipinte in
Alvernia, viene accettata dalla giuria del Salon.
Nel 1832 è sulla costa della Normandia a dipingere all'aperto con
numerosi altri artisti, tra cui
Paul Huet, il più importante paesaggista del tempo.
Le opere esposte al Salon tra il 1834 e 1838, pur mostrando un
consistente distacco dal gusto del tempo, trovano il favore del
pubblico: il duca d'Orleans acquista un quadro, vince una medaglia di
terza classe e vende due bozzetti al Principe di Joinville.
Lo stile di Theodore Rousseau, che combina la visione analitica al
sentimento romantico, lo mette in contrasto con gli ambienti artistici
ufficiali che rifiutano il suo
realismo
considerato troppo sistematico per l'assenza, nelle sue composizioni, di soggetti o di interessi classici e non accettano di esporre le
sue opere al Salon Ufficiale di Parigi.
Dopo il 1838 il pittore diventa un noto pittore paesaggista, anche se molto discusso e contestato dai critici.
Nel 1848 Theodore Rousseau con il suo amico
Jules Dupré, si
stabilisce ed apre uno studio a
Barbizon nella foresta di
Fontaineble, che diventa il cuore di una nuova corrente pittorica
chiamata "
Scuola del 1838 o
Scuola di Barbizon alla quale aderiscono o simpatizzano parecchi pittori fra cui
Jean Francois Millet,
Eugen Delacroix,
Huet,
Sand,
Charles-Francois Daubigny.
Theodore Rousseau fu uno dei pionieri del paesaggio moderno, uno dei più
ardenti difensori del
Romanticismo pittorico; dotato di uno
spirito fondamentalmente romantico, diceva "...Ho sentito anche le
voci degli alberi le cui passioni ho scoperto. Volevo parlare con loro e mi inchino al segreto della loro maestà".
I suoi dipinti mostrano la natura come una selvaggia forza indisciplinata
che contrasta con il paesaggio calmo idealizzato del
Neoclassicismo.
Rousseau adotta un'inquadratura panoramica che consente di dipingere la
trasparenza dell’aria, le vibrazioni dell’atmosfera in lontananza e il
succedersi di sensazioni colorate dovute alla distanza, realizzate con
nervose e sicure pennellate ben strutturate che preannunciano il modo di dipingere degli
Impressionisti.
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La fama e i riconoscimenti ufficiali per il pittore aumentano con il
tempo: nel 1852 è nominato Cavaliere della Legione Fontainebleau,
all’Esposizione Universale del 1855 gli viene riservata una sala con
Duchamps, nel 1867
riceve una medaglia d’onore all’Esposizione Universale.
Nonostante la popolarità ed il sostegno degli amici, Theodore Rousseau si sente
incompreso e la sua vita continua a essere difficile: nel 1861 i suoi
quadri vanno all'asta e due anni dopo vanno all'asta anche i suoi beni:
è un uomo inquieto e travagliato, politicamente deluso dagli esiti dei moti del 1830.
Nel 1867, al culmine della sua popolarità e con il favore di Napoleone
III, Rousseau diventa il Capo di una Giuria Internazionale alla Mostra
Universale, dove si tiene una sua grande personale, ma la salute si deteriora rapidamente e, curato dall'amico
Jean Francois Millet, muore a Barbizon il 22 dicembre 1867.