Biografia e vita di Paul Gauguin (1848-1903)
Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno 1848 e muore sulle Isole Marchesi nel 1903.
Pittore francese, autore di stampe, scultore e ceramista, con
Cézanne e
Van Gogh il più grande dei
postimpressionisti e come loro figura base
nello sviluppo dell'arte moderna.
Il padre è un giornalista radicale. La madre è per metà francese e
per metà creola peruviana. Entrambi sono oppositori del regime di Luigi Napoleone
(più tardi Napoleone III) e per questo motivo nel 1851 devono lasciare la Francia per andare in esilio in Perù.
Paul Gauguin trascorre parte dell'infanzia a Lima e solo nel 1855 torna con sua sorella e la madre ad Orleans.
Il padre era morto durante il viaggio d'andata.
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Nel 1865, dopo aver fallito l'esame di ammissione alla scuola navale, si imbarca su un mercantile.
A 23 anni Gauguin è a Parigi, dove trova un impiego presso un agente di
cambio, ma incoraggiato dal suo tutore G. Arosa, inizia, da dilettante, un'appassionata attività di pittore.
Più o meno a quel tempo incontra
Pissarro, e incomincia a raccogliere
dipinti impressionisti.
Un suo paesaggio è accettato dal Salon nel 1876 e la sua opera è
esposta nel 1880 e '86 alle esposizioni impressioniste.
Nel 1883 rinuncia al suo lavoro per dedicarsi all'arte a tempo pieno, ma
ha poco successo e deve vendere la sua intera collezione di quadri per mantenere sé stesso e la famiglia.
Dopo l'ultima esposizione impressionista Gauguin si trasferisce in
Bretagna, lasciando la famiglia a Copenaghen (la moglie era danese).
E' ispirato non solo dall'aspro paesaggio bretone, ma anche dall'umile
fede dei contadini di questa regione, di costumi ancora quasi medievali.
Il suo principale luogo di lavoro in Bretagna è Pont Aven, dove diviene
il punto di riferimento di un gruppo di artisti, attratti dalla sua forte
personalità e dalle sue stimolanti idee sull'arte.
L'opera più importante che produce in questo periodo è "La visione dopo
il sermone", anche conosciuta come La lotta di Giacobbe con l'angelo,
nella quale rompe completamente ogni rapporto con lo stile
impressionista usando zone di puro colore piatto per scopi espressivi e simbolici.
Tra il 1887 e il 1888 Gauguin visita Panama e la Martinica e poi trascorre un breve periodo ad Arles con
Van Gogh. Una convivenza che si
conclude con un disastroso litigio nel quale
Van Gogh soffre di uno dei suoi primi attacchi di follia.
Gauguin prova nostalgia per i luoghi esotici e pieni di colore dalla sua
infanzia, in Perù, e nel 1891 lascia la Francia per Tahiti.
Nel resoconto che scrive sulla sua vita lì, Noa Noa (pubblicato per la
prima volta nel 1897), si legge: "Sono fuggito da tutto ciò che è artificiale e convenzionale.
Qui entro nella Verità, divento uno con la natura. Dopo il morbo della civilizzazione, la vita in questo nuovo mondo è un ritorno alla salute".
A Tahiti, Gauguin si sforza di diventare "nativo" e malgrado la costante pressione della povertà dipinge le sue opere più belle.
I suoi colori diventano più risonanti, il disegno superbamente semplificato e più profonda l'espressione dei misteri della vita.
Nel 1893 la povertà e la cattiva salute lo costringono a tornare in Francia, ma ha un'eredità inaspettata da uno zio e così, nel 1895, ritorna a Tahiti.
Alla fine del 1897 dipinge il suo quadro più grande, la famosa allegoria della vita "Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?".
E ciò avviene poco prima di tentare il suicidio, forse perché sconvolto dalla notizia della morte della figlia preferita.
Nel settembre 1901 si stabilisce a Dominica nelle Isole Marchesi, dove muore due anni dopo, lavorando fino all'ultimo ininterrottamente, sfidando la povertà, la malattia (aveva la sifilide), la mancanza di riconoscimenti.
Il suo interesse si volge anche agli idoli "barbari", riuscendo ad anticipare il gusto dell'epoca.
L'ultimo dipinto di Paul Gauguin è stato una piccola nevicata nostalgica.