Biografia e vita di Oscar Kokoschka (1886-1980)
Oskar Kokoschka nasce il 1 marzo 1886 a Pöchlarn (Austria), in una casa di periferia.
In giovane età si trasferisce a Vienna con la famiglia dove poté iscriversi, nel 1905, alla Scuola di Arti Applicate, grazie ad una borsa di
studio.
Autodidatta, Oskar Kokoschka, aveva cominciato a dipingere e disegnare a quattordici anni e la sua formazione avvenne nell’ambiente della
Secessione Viennese, a diretto contatto con
Klimt, che ne influenzò la tecnica, ma che lo
accolse al Kunstschau (Art Show) del 1908.
Non solo pittore, Oscar Kokoschka, che aveva un'anima artistica poliedrica, realizza cartoline, ventagli e altri oggetti decorativi, si fece
strada come scrittore con il dramma "Assassino, speranza delle donne" (Mörder, Hoffnung der Frauen) che, messo in scena nel 1908,
è considerato la prima opera del teatro espressionista.
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Nei disegni, eseguiti tra il 1907 e il 1912, che influenzarono, tra gli altri,
Egon Schiele, le
figure erano disegnate in maniera delicata, disposte in modo irregolare, questo e l'amicizia di Kokoschka con l'architetto modernista Adolf
Loos, gli aprì le porte dei salotti delle famiglie importanti di Vienna,
che gli commissionarono molti ritratti.
Il risultato del lavoro di questi anni venne esposto a Berlino ed a Colonia, nel 1912 ed alcune sue opere furono
acquistate da vari musei tedeschi.
Il carattere di Oscar Kokoschka, aperto ad ogni esperienza, lo spingono ad accettare di curare la rubrica "Ritratto
della settimana" sulla della rivista
d’avanguardia berlinese Der Sturm, divenendo il primo illustratore della rivista.
La presentazione del dipinto "La sposa nel vento", del 1914, colloca
Oscar Kokoschka in una posizione personale all’interno dell’Espressionismo con la sua pittura concitata e nervosa, essenzialmente tragica.
Il dipinto era un omaggio ad Alma Mahler, vedova del compositore
Gustav
Mahler, con la quale Kokoschka aveva avuto una tormentata relazione sentimentale che influenzò la sua vita.
Allo scoppio della prima Guerra Mondiale, prima di arruolarsi volontario il pittore dipinse "Il Cavaliere errante" (1915).
Durante la guerra Kokoschka rischiò di morire per una ferita riportata sul fronte russo, ma tornato alla vita borghese, guarì e si trasferì a Dresda nel 1916,
dove insegnò all’Accademia di Dresda dal 1920 al 1924.
A partire da quegli anni privilegiò, progressivamente,
la trattazione di grandi spazi, adottando, nella sua pittura, colori chiari e luminosi, caratteristici dell'
Espressionismo Tedesco.
La salute mentale del pittore, che aveva dato segni di disagio durante la guerra, continuano a tormentare il pittore che per sfuggire le
continue crisi esistenziali, abbandonato l’insegnamento intraprende una serie di viaggi in Europa, Nord Africa e Asia Minore, intensificò l’attività di incisore e di
pittore realizzando ritratti, soggetti mitologici e moltissimi paesaggi raffiguranti località straniere.
Oscar Kokoschka, continuò a viaggiare per il mondo e, sotto la pressione degli avvenimenti politici, cambiò due volte nazionalità.
Dal 1934 al 1938 visse a Praga e, nei quindici anni successivi, a Londra per stabilirsi definitivamente in Svizzera nel 1953,
pur continuando l'insegnamento presso
l'Accademia internazionale estiva di Strasburgo e svolgendo un'intensa attività pubblicistica politico-culturale.
Nel 1962, alla Tate Gallery di Londra viene allestita una grande retrospettiva.
Fra il 1967 e il 1968 esegue alcune opere contro la dittatura dei generali in Grecia e contro l'occupazione russa della Cecoslovacchia.
Nell'ultimo decennio di vita, Oscar Kokoschka, continua a lavorare alacremente e nel 1973 si inaugura a Pöchlarn, nella sua casa natale,
l'archivio Oskar Kokoschka.
L'artista muore il 22 febbraio 1980, novantaquattrenne.
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